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CATANZARO – Nel 2015 sono stati 357.212, con un introito pari a 408.788 euro, i visitatori dei 17 luoghi della cultura statali presenti in Calabria. I dati sono stati resi noti a Roma, con il bilancio nazionale, dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Nella top five calabrese, in testa, con un boom di presenze, c’è il Museo archeologico di Reggio con i suoi Bronzi di Riace con 164.076 presenze e introiti per 351.453 euro, seguito dal Museo Archeologico “Vibo Capialbi” di Vibo con 22.560 visitatori (+40% e una crescita del 29% degli incassi sul 2014).

Seguono il Museo archeologico di Crotone con 14.967 ingressi (+12% e una crescita del 31% degli incassi), il Museo e Parco Archeologico di Locri con 14.270 ingressi (+49% di incassi) e il Museo Archeologico della Sibaritide a Cassano con 10.824 ingressi registrati.

Per quanto riguarda l’evento speciale #domenicalmuseo sono stati 37.082 i visitatori che hanno approfittato della prima domenica del mese per entrare gratuitamente nei musei.

In Italia i big sono sempre loro, Colosseo, Pompei e Uffizi, che si confermano saldamente in cima alla top ten, anche nel 2015. Ma in generale quasi tutti i musei o siti archeologici di punta del sistema statale possono vantare un incremento di visitatori o di introiti nell’anno che si è appena concluso. Spicca in particolare il + 33% di visitatori dell’Egizio di Torino, che però a marzo ha riaperto tutte le sue sale dopo quasi cinque anni di lavori.

Il Ministro Franceschini ha sottolineato che si tratta di dati «in controtendenza rispetto all’estero» e ha rivendicato il buon risultato della sua riforma dei musei e della politica culturale sostenuta con vigore dal governo Renzi: «Grazie anche alle nuove politiche di valorizzazione, prime fra tutte le domeniche gratuite – ha concluso – gli italiani sono tornati a vivere i propri musei».

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