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Rosalba Fusto nel suo cinema

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BORGIA (CATANZARO) – C’è un cinema di periferia che nella sua storia sembra raccontare quella della pellicola “Nuovo Cinema Paradiso”, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore. E’ stato inaugurato il 27 gennaio 1968 nel comune di Borgia, centro del Catanzarese con poco più di settemila anime, e nella sua vita ha affrontato tutte le crisi del mondo cinematografico, superandole sempre con caparbietà.

Benvenuti al Cinema Fusto, la sala con trecento posti che ha saputo crescere con il tempo, al punto da essere stato adeguato a tutte le ultime tecnologie, compreso il 3D. La proprietà è legata storicamente alla famiglia da cui prende il nome ed è ora collegata ai fratelli Vittorio e Domenico, con quest’ultimo che lo gestisce insieme alla moglie. Ma la vera sorpresa di questa struttura è Rosalba che, nonostante la sua giovane età, ha scelto di scommettere tutto su questo mondo e sulla sua terra.

E’ lei a raccontare le emozioni della pellicola e di questa scommessa: «Non è facile gestirlo, basti pensare solo al costo dei film – racconta Rosalba all’Agi – però è la passione che ci spinge ad andare avanti. Il 2015 è stato riaperto dopo un anno di chiusura per adeguarlo alle nuove tecnologie, compreso il 3D, e ora ha un impianto digitale all’avanguardia. Speriamo che non risenta di questa crisi dovuta al Covid-19 e che possa riaprire appena tutto questo sarà finito».

Rimanere senza cinema in un paese abituato a questo genere di servizio è un contraccolpo non di poco conto, la vostra chiusura come è stata vissuta dalla popolazione?

«La chiusura a causa del virus è stato un duro colpo soprattutto per i clienti abituali che venivano anche per passare un pomeriggio diverso. Soprattutto noi, essendo un paese, siamo innanzitutto fortunati ad avere ancora una sala cinematografica all’avanguardia che ci permette di visionare i film al pari delle grandi città nazionali. Poi possiamo dire che il cinema è uno dei pochi punti culturali di cui beneficia il paese di Borgia. Quindi, è un motivo di grande orgoglio per il paese».

Che effetto le fa vedere la sala vuota?

«Vedere la struttura vuota e soprattutto chiusa per cause di forza maggiore, lascia un vuoto dentro che speriamo si colmerà presto».

Non solo cinema come luogo di proiezione perché a Borgia, grazie a voi, viene scritta anche una pagina degli eventi più importanti quale il Borgia Film Festival che ospita personaggi del mondo della cultura e del cinema. Qual è il segreto e pensa che sarà possibile confermare questo evento?

«Per quanto riguarda me con il mondo del cinema, essendo cresciuta in questo ambiente, ho deciso di dare vita a un evento molto importante qual è il Borgia già film festival, che ho portato avanti per sette anni, iniziando quando avevo solo 21 anni, portandola avanti senza il supporto di nessun ente, ma solo grazie all’aiuto degli sponsor privati che sin dall’inizio hanno creduto in me e nelle mie capacità di creare questo evento in un piccolo paese. Sono tanti gli attori di fama nazionale ospiti di questo evento, tra cui Paolo Ruffini, Stefania Orlando, Andrea Roncato, Enzo Salvi, Angelo Russo, Manuela Arcuri e tanti altri ancora. Tutto solo con l’aiuto di piccoli sponsor commerciali, per questo motivo, e vista la grande spesa, lo scorso anno mi sono fermata per cercare di avere un aiuto più concreto da parte delle istituzioni. Quest’anno, che doveva rappresentare il rilancio, a causa del Covid-19 sarò nuovamente bloccata».

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