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CATANZARO – Un’idea nata sui social e diventata, in poco tempo, un evento che potrebbe avere numeri importanti. E’ in programma per domani, infatti, la manifestazione “Tutti con Gratteri”, promossa per sostenere le attività del procuratore capo di Catanzaro e dei suoi collaboratori, specie dopo la maxi operazione che ha svelato l’influenza della ‘ndrangheta sul tessuto economico e sociale della regione, con una forte connessione con una parte di massoneria che unisce i “poteri forti” che intendono condizionare lo sviluppo di questa terra.

La manifestazione si terrà domani, sabato 18 gennaio, alle 11, in Piazza Matteotti, a Catanzaro, davanti agli uffici della Procura della Repubblica. Le indicazioni raccolte attraverso i social, da dove tutto è partito, indicano la possibilità di una presenza massiccia di cittadini che raggiungeranno il capoluogo calabrese sia con autobus che con autovetture private.

Una risposta legata, evidenziano i promotori, alla «sensibilità della società civile» che ha messo in piedi «un comitato di prossimità che intende rimarcare la vicinanza al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, al pool di Magistrati che con lui collaborano insieme alle Forze dell’Ordine, nell’immenso e coraggioso lavoro che stanno realizzando tra mille difficoltà per la Calabria».

La proposta, che ha raccolto migliaia di consensi, è quella che vede i cittadini come «scudo etico» nei confronti di «questi rappresentanti delle istituzioni nel loro impegno, a rischio della vita, per “liberare” la Calabria dal male peggiore che la soffoca, la stritola e la sottomette ogni giorno di più».

Non ci sono bandiere e colori politici, hanno evidenziato i promotori, ma alla manifestazione hanno aderito forze politiche e sindacati, amministratori pubblici e rappresentanti delle istituzioni. Anche per questo, in tanti hanno sottolineato la necessità di «lasciare da parte protagonismi personali»: «Cittadine e cittadini liberamente uniti solo da uno scopo: schierarsi al fianco delle istituzioni, quando da queste si sentono tutelate e le vedono rappresentate da servitori che ne incarnano i valori».

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