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L'ospedale di Lamezia Terme

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CATANZARO – Dopo che l’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio ha annunciato negli scorsi giorni l’utilizzo da alcuni mesi della strumentazione all’avanguardia per la Colonscopia virtuale Cad Colon, (LEGGI LA NOTIZIA) l’Asp di Catanzaro ha annunciato un nuovo successo nel settore diagnostico.

È stata, infatti, eseguita per la prima volta in Calabria, nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, una broncoscopia su un paziente con gravissima insufficienza respiratoria, in respiro spontaneo e con supporto di ossigeno ad alti flussi.

L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, guidata dal Direttore generale, Giuseppe Perri, attraverso una nota, spiega come «l’esame diagnostico sia stato eseguito da Paolo Gambardella, pneumologo interventista dell’unità operativa Pneumologia del presidio ospedaliero diretta da Massimo Calderazzo, con la collaborazione dell’infermiera professionale Katia Roperto. I campioni prelevati, esaminati da Elisa Anna Alba Feudale, direttrice dell’unità di Anatomia Patologica, hanno evidenziato una neoplasia polmonare».

Nel dettaglio «l’ossigenoterapia ad alti flussi è un sistema di fornitura dell’ossigeno, riscaldato e umidificato, con circuito aperto, nel quale viene impostata una frazione inspiratoria di O2 da somministrare, ed un flusso di gas talmente alto da essere superiore al picco di flusso inspiratorio del paziente». L’Asp spiega che questo sistema «consente, generando una pressione positiva, una riduzione dello sforzo respiratorio, con miglioramento degli scambi gassosi», grazie «all’utilizzo di nasocannule non occludenti le narici. Ad oggi l’unità operativa Pneumologia dell’Ospedale di Lamezia Terme è l’unica nella provincia di Catanzaro nella quale vengano eseguite procedure di pneumologia interventistica».

Inoltre, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro «ha attivato le procedure per l’aggiornamento tecnologico dell’unità operativa, con la previsione di acquisto di un videobroncoscopio di ultima generazione e di un ecobroncoscopio dotato di una microsonda ecografica che permette di visualizzare le strutture al di fuori della trachea e dei bronchi (linfonodi, vasi, mediastino, polmone, cuore). Grazie alla guida ecografica è possibile prelevare campioni di tessuto. La valutazione dei linfonodi mediastinici è fondamentale per la stadiazione del cancro del polmone e quindi per impostare un corretto progetto terapeutico. L’uso della guida ecografica endobronchiale per la biopsia dei linfonodi del mediastino offre una valida alternativa alla mediastinoscopia, molto più invasiva. L’Ebus (Endo Bronchial Ultra Sound) consente di prelevare i campioni di aspirato con ago sottile, sotto controllo in tempo reale del percorso dell’ago nel linfonodo, con la tecnica Tbna (Trans Bronchial Needle Aspiration)».

Attraverso questi interventi, il testo dell’Asp spiega che si approfondisce «il percorso orientato alla valorizzazione delle professionalità del personale sanitario ed al miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati dall’Ospedale di Lamezia Terme».

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