X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – L’Asp di Catanzaro “concede in prestito” gli anestesisti dell’ospedale di Lamezia allo Jazzolino di Vibo Valentia. Una richiesta partita proprio dall’Asp vibonese, in piena bufera dopo il caso del feto morto e delle denunce dei familiari. A dire la verità la richiesta dell’Asp di Vibo Valentia risale ad una settimana prima il presunto caso di malasanità, precisamente il tre ottobre scorso, segno tangibile di un’emergenza che va avanti da molto tempo.

Già a giugno scorso i manager dell’azienda avevano incontrato il commissario Cotticelli per ottenere l’autorizzazione a prestazioni aggiuntive da altri presidi della regione. E stavolta tocca a Catanzaro che proprio due giorni fa ha approvato il protocollo d’intesa proposto dall’Asp di Vibo per l’invio di tre medici anestesisti dall’ospedale di Lamezia Terme. Nella deliberazione dei commissari insediati a Catanzaro, in questo momento sotto gestione straordinaria dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, vengono accettate in toto le richieste dei dirigenti facenti funzione della provincia vicina, sottolineando «il perdurare – si legge – della carenza di dirigenti medici anestesisti».

I tre medici potranno svolgere prestazioni fuori dall’orario di servizio ad un costo comunque notevole: 372 euro lorde per ogni turno settimanale, vale a dire sessanta euro all’ora più i rimborsi spese di viaggio. L’intero protocollo avrà la durata di sei mesi salvo una soluzione al problema personale che, si spera, arrivi il prima possibile. Il protocollo in ogni caso ha come data di inizio il primo novembre. Da quel momento potranno entrare in servizio a vibo i tre dirigenti medici anestesisti richiesti. In mezzo ci sta il Dca sulle assunzioni firmato pochi giorni fa dal commissario Cotticelli, frutto di una ricognizione dei vecchi decreti del precedente commissario Massimo Scura.

Per l’Asp di Vibo Valentia sono stati autorizzati sette posti per dirigente medico anestesista sugli ottantanove totali riconosciuti. Tra i posti a disposizione anche uno in Ostetricia e ginecologia e ventidue infermieri. Ma intanto, almeno sugli anestesisti, bisogna tamponare l’emergenza.

Il protocollo prevede un turno settimanale in sala operatoria allo Jazzolino di Vibo per un monte non superiore alle 28 ore mensili per ciascuna unità lavorativa. In pratica ogni settimana l’Asp dovrà pagare 1116 euro lorde aggiungendo poi le spese per i rimborsi chilometrici. In caso di monte ore massimo l’Asp dovrà sborsare 1680 euro per ogni dottore. Entro dieci giorni la struttura viboense si impegna ad emettere fattura, per la liquidazione delle competenze invece bisognerà aspettare altri dieci giorni.

Adesso tocca concordare tutto con l’unità operativa di Anestesia e rianimazione di Lamezia e capire anche chi dei dottori è disponibile a sostenere l’ennesimo carico aggiuntivo per tenere in piedi un altro fragilissimo pezzo della sanità calabrese.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE