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Angelo Frijia

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CATANZARO – Durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, stamane Francesco ha stretto in un abbraccio Angelo Frijia, nel ricordo della moglie Stefania e dei due suoi bambini, Christian e Nicolò, di sette e due anni, travolti dall’alluvione e dalla furia del torrente Cantagalli, in Calabria, lo scorso 4 ottobre. Lo riferisce l’Osservatore Romano.

«Distrutto dal dolore», l’uomo ha chiesto di incontrare il Papa «per trovare il coraggio di continuare e a vivere nella fede e nell’amore verso Dio e verso il prossimo». La sua famiglia, è il suo straziante racconto, è stata trascinata via dall’acqua mentre rientrava a casa, nella zona tra San Pietro a Maida e San Pietro Lametino (LEGGI LA CRONACA DELL’APOCALISSE DI PIOGGIA DEL 5 OTTOBRE).

I tre corpi sono stati ritrovati a fatica nel fango e il 12 ottobre sono stati celebrati i funerali (LEGGI). Oggi Frijia ricorda con gratitudine «i volontari che hanno cercato, insieme a me, i miei familiari: la mia vicenda può insegnare che con il cuore le cose possono cambiare in meglio» anche per tutta la Calabria. 

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