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TAVERNA – La lista dei dipinti di Mattia Preti che, nei prossimi mesi, faranno bella mostra di se nelle sale del Museo Civico della cittadina presilana, è qualitativamente impressionante; a far tremare i polsi anche i nomi di musei e pinacoteche nazionali ed esteri che hanno accettato di donare in prestito le loro opere, realizzate dal Cavaliere Calabrese per quello che, per la sua città natale, può tranquillamente essere annoverato come “L’Anno Zero”. Dodici mesi dedicati alle celebrazioni in onore del quarto centenario dalla nascita del più illustre tra i tavernesi, con l’importante avallo dei musei più prestigiosi della Vecchia Europa che hanno voluto generosamente presenziare alle celebrazioni. Il Louvre di Parigi, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo del Prado di Madrid, il Museo di Capodimonte di Napoli sono solo alcune delle Gallerie che contribuiranno, in maniera tangibile, ad arricchire la già preziosa collezione di opere pretiane custodita nelle sale del Museo Civico e nelle chiese di San Domenico e Santa Barbara. Queste ultime conservano alcune delle tele più famose dell’artista seicentesco, suo dono personale alla città natia. ”Il Cristo Fulminante” e “La predica di San Giovanni Battista con autoritratto”, testimonianze tangibili della volontà di Preti di imprimere su tela i tumulti della sua anima inquieta. I due dipinti, insieme ad altri nove esempi del crudo realismo drammatico espresso dall’artista tavernese, arricchiscono le già magnificenti navate barocche della chiesa monumentale di San Domenico. Altre, dal forte impatto emozionale, come “ Il Patrocinio di Santa Barbara” e “La presentazione di Gesù al tempio”, sono custodite nella più parca stilisticamente, ma non meno affascinante, chiesa di Santa Barbara, situata nella parte alta del centro presilano. Grande la soddisfazione espressa dal sindaco Eugenio Canino e da Giuseppe Valentino, direttore del locale Museo Civico che nei prossimi mesi avrà l’onore e l’onere di ospitare 52 opere, tra le quali alcuni tra i dipinti più rappresentativi dell’opera omnia di Preti, tavernese di nascita, e maltese di adozione. A seguire, i nomi di alcuni tra i più capolavori pretiani più famosi e dei rispettivi musei di appartenenza, ospitati a Taverna per tutta la durata delle celebrazioni. ”Gesù ed i figli di Zebedeo”, Pinacoteca di Brera, Milano; “I quattro Evangelisti”, Galleria regionale della Sicilia, Palazzo Abatellis, Palermo; ”Cristo in gloria con i Santi”, Museo del Prado, Madrid; “Cristo ed il Tributo”, Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila; ”Bozzetto degli affreschi votivi della peste”, Museo di Capodimonte, Napoli; ”San Luca pittore”, Pinacoteca di Castello Ursino, Catania; “Autoritratto”, Galleria degli Uffizi, Firenze; ”La negazione di Pietro”, Galleria Nazionale Palazzo Barberini, Roma; “Concert en famille ”Museo del Louvre, Parigi; ”Il Battesimo di Cristo”, National Museum of Fine Arts, Malta.

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