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Gregorio Sia nel giorno del suo centesimo compleanno

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CARDINALE – Non è mancato l’affetto dei suoi cari a nonno Gregorio Sia, che ha tagliato il traguardo dei 100 anni.

Nato nel 1921 a Cardinale, il centenario è stato uno dei pionieri della radiologia, il primo radiologo specializzato della città capoluogo, omaggiato dalla sua famiglia in una festa privata organizzata da sua figlia, Gisella, nella sua casa catanzarese, dove sono arrivati gli auguri e gli abbracci di figli, nipoti, parenti e amici per circondarlo di affetto ringraziarlo del grande esempio di vita che ha saputo trasmettere.

Il festeggiato ha trascorso un bellissimo momento per il suo importante traguardo dei 100 anni, coccolato dai suoi familiari e con il taglio di una mega torta accompagnata dal doveroso brindisi di auguri. Nonno Gregorio, visibilmente emozionato, si è lasciato andare in un commosso e appassionato discorso, durante il quale ha tracciato i momenti più significativi della sua vita, della sua professione di medico radiologo, della sua passione per la musica, per la politica che lo ha visto impegnato nel PSI, per il cinema, ha aperto a Satriano nel 1952 una sala cinematografica  ed ancora si è soffermato sui tristi momenti attraversati durante la guerra e i bombardamenti, raccontando alcuni aneddoti che lo hanno ulteriormente turbato. 

Infine, Gregorio ha ringraziato e invitato tutti a volersi bene e ad essere sempre onesti e corretti e amare Dio e il prossimo come se stessi. «Vogliamoci tutti bene di un amore leale senza interessi materiali – ha affermato – uniti nella fede di Cristo e osservando le sue norme che è venuto a predicare».

Gregorio Sia è stato il primo radiologo specializzato nel 1957 che ha aperto lo studio di radiologia in Piazza Roma, quando ancora la radiologia non era conosciuta, lavorando a Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone. Diplomatosi al Liceo Galluppi di Vibo, Gregorio si è laureato in Medicina all’Università di Napoli nel 1945, all’età di 22 anni, iniziando a lavorare nei paesi limitrofi alla sua Cardinale e soprattutto nei luoghi di campagna, dove i pazienti lo retribuivano con due uova di gallina. Il dottore centenario è riuscito negli anni quaranta a trovare la soluzione per la guarigione di due patologie significative, a Davoli dove ha scoperto un medicinale per i tanti morti anemici che bevevano acqua infetta contenente un batterio che succhiava loro il sangue e a Satriano dove c’era un susseguirsi di morti bambini, la cosiddetta “morìa” che Sia ha risolto attraverso un efficace medicinale.

Gregorio Sia ha sposato Iolanda di professione maestra, con la quale ha avuto 5 figli, Silvana, Gisella, Marilyn, Antonio e Maurizio. Auguri al centenario anche dalla nostra redazione.

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