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Michael Zani

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CATANZARO – DAL ventidue aprile scorso, il ventitreenne Michael Zani, zaino in spalla ed una buona dose di resistenza, gira l’Italia in solitaria a piedi con un budget giornaliero di appena 5 euro. Partito da Pieve Vergonte – dove vive e lavora – Michael sta percorrendo tutto lo Stivale da Nord a Sud, facendo tappa giorno dopo giorno in posti e luoghi diversi, facendosi ospitare da qualche famiglia o in qualche parrocchia, e spendendo solo 5 euro al giorno con i quali deve procurarsi cibo e qualche altra piccola esigenza. Un’esperienza unica che gli ha fatto realizzare il sogno che aveva fin da bambino.

«Ho sempre avuto il desiderio di voler conoscere l’Italia girandola a piedi». – ha raccontato Michael, raggiunto telefonicamente – «Fin da bambino mi ero ripromesso di girare l’Italia a piedi semplicemente portandomi uno zaino in spalla con le cose essenziali e scegliendo dove andare senza alcun vincolo, passo dopo passo. Dopo 5 anni di tentennamenti e rinvii ad aprile scorso mi sono deciso e sono partito, dando appuntamento alla mia famiglia e a Margherita (la mia ragazza) al mio rientro a Pieve Vergonte».

Dopo aver risalito la Sicilia attraversato nei giorni scorsi il reggino ed essere arrivato oggi a Soverato, domani pomeriggio farà tappa a Catanzaro Lido in attesa di riprendere il suo viaggio che in sei mesi gli ha fatto conoscere centinaia di luoghi, tradizioni e persone che, rimanendo a Pieve Vergonte non avrebbe mai conosciuto e apprezzato.

«In questi mesi ho conosciuto persone splendide che, pur non sapendo nulla di me se non attraverso il profilo Facebook che aggiorno costantemente, hanno aperto le proprie case per ospitarmi, offrendomi tutto il calore che normalmente si da ad un amico o ad un parente. Come a casa di una famiglia catanese. Mi hanno accolto come mai nessuno. E dopo poche ore che li ho conosciuti mi sono sentito veramente come fossi a casa mia. Una sensazione bellissima» – ha evidenziato il giovane giramondo – «Ogni giorno ho percorso una media di 33 km, sotto il sole cocente o sotto le intemperie. Scelgo dove sostare per la notte o in base alle bellezze paesaggistiche e architettoniche del luogo o in base ai chilometri percorsi».

Tanta strada percorsa, due paia di scarpe da trekking consumate ad oggi e tanti chilometri ancora da percorrere per fare rientro a casa. Ma nella testa di Michael c’è ancora tanta voglia di conoscere città e gente nuova, tradizioni, dialetti e cibi diversi che neanche la fatica o la paura fermano: «In questi mesi ci sono stati dei momenti, ammetto, in cui stavo per gettare la spugna o in cui ho avuto un po’ di timore. Come quando, ad esempio, ho beccato temporali o quando, in Sicilia qualche settimana fa, mi sono ritrovato circondato da un branco di cani randagi che hanno continuato a seguirmi e ringhiare per svariati metri, ma che per fortuna, ignorandoli, sono riuscito a non aizzarli contro. La voglia di fare nuove esperienze, di confrontarmi con altre culture, tradizioni e, perché no, gusti e sapori nuovi, mi convincono sempre più a continuare in questo percorso e a progettarne di nuovi. E di sicuro – ha in ultimo sottolineato – nei miei progetti futuri c’è il desiderio di voler replicare questa esperienza…girando l’Europa in autostop. Questa volta, però, porterò anche la mia fidanzata Margherita».

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