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Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì

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CATANZARO – Il presidente della Giunta regionale f.f., Nino Spirlì, ha firmato il decreto di nomina del direttore della Calabria Film Commission che in questo modo si vede completare l’impianto amministrativo e decisionale.

Ad affiancare Giovanni Minoli, nominato negli scorsi mesi dall’allora presidente Jole Santelli (LEGGI) commissario dell’ente di promozione cinematografica calabrese, sarà Santo Vittorio Romano.

L’incarico, conferito con contratto di diritto privato, durerà cinque anni a partire dalla data di nomina. Il relativo trattamento economico è equiparato a quello dei dirigenti generali dei dipartimenti della Giunta regionale, decurtato del 20%.

Dal canto suo Spirlì ha anche voluto dare una sorta di avvertimento «a chi viene in Calabria per girare film, fiction e documentari sul malaffare e sulle saghe mafiose».

Il presidente facente funzioni chiarisce che a chi vuol parlare solo in negativo della Calabria: «Diciamo: ‘non sei il benvenuto’. Da questo momento in poi, in Calabria si parlerà di cose belle, di amore, sentimenti e buoni propositi».

«La Calabria Film commission – ha detto ancora Spirlì – dovrà saper produrre e non solo ospitare passivamente produzioni che, lo ripeto, in passato hanno mortificato fin troppo la nostra dignità. Romano è l’uomo giusto al posto giusto e completa la squadra che dovrà guidare nei prossimi anni la Calabria Film commission. Dopo la nomina, da parte del presidente Santelli, di Giovanni Minoli, quest’ultima scelta dà finalmente lo start alla Fondazione e a quei progetti di cui la Calabria ha bisogno per uscire dallo stereotipo in cui era stata confinata negli ultimi anni».

Rispetto a quanto accaduto fino ad oggi, per Spirlì «abbiamo ospitato mortificanti produzioni venute in Calabria per girare scene di ‘ndrangheta, malaffare e malavita, offendendo questi territori e la nostra gente. Sono sicuro che la nuova Film commission saprà, invece, offrire un’immagine della Calabria onesta, amante della legalità, bella per natura, ricca di cultura, corposa nel carattere delle proprie genti, che sono un insieme di tanti popoli. Quello calabrese è un popolo variegato e che, si può dire, rappresenta una buona parte del mondo, non solo del Mediterraneo».

In conclusione, il presidente f.f. si dice «convinto che Minoli e il nuovo direttore sapranno guidare insieme questo meraviglioso transatlantico di arte e cultura che è la Calabria Film Commission. Mi auguro, e lo auguro a tutti i calabresi che nel futuro della Fondazione ci sia un buon angolo dedicato alla formazione artistica, non solo di attori, attrici e registi, ma di tutte le maestranze e le professioni artistiche».

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