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Il teatro Politeama di Catanzaro

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CATANZARO – Dopo il concerto d’anteprima del 2 dicembre, dedicato a Robert Shuman, questa mattina è stata presentata nel foyer del teatro Politeama di Catanzaro la prima stagione sinfonica dell’Orchestra Filarmonica della Calabria.

«Il valore di questa stagione – ha spiegato Gianvito Casadonte, Sovrintendente del Politeama – è racchiuso in tante cose. In primis l’aver puntato su un giovane talento come Filippo Arlìa, direttore dell’orchestra, che è una scommessa vinta e dirigerà anche la Madame Butterfly. Poi c’è il conservatorio “Tchaikovsky”, che è un’altra scommessa vinta. Infine, la stagione sinfonica si presta a rappresentare una scommessa da vincere, ma quasi vinta, perché ci sono nomi importantissimi che daranno lustro al teatro». Ci sono musicisti come Enrico Pieranunzi a Giovanni Sollima, che saranno in concerto il 18 maggio e il 15 giugno.

«Con l’orchestra Filarmonica della Calabria – ha aggiunto Casadonte – che già ritengo nostra, si dà una marcia in più a tante cose. Stiamo lavorando, infatti, per costruire per la Calabria un’orchestra sinfonica stabile. Certamente si sa che una orchestra ha dei costi e noi abbiamo pochissime risorse. Ma abbiamo individuato alcune collaborazioni che danno una marcia in più al progetto che consentirà ai nostri musicisti di poter suonare con grandissimi della musica. Questa operazione ci aiuterà ad apprezzare a trecentosessanta gradi la musica». Dalla musica classica a quella jazz.

«La stagione – ha sottolineato il direttore Arlìa – si presenta ricca di momenti emozionanti. Adesso avremo altri tre appuntamenti importanti a cominciare da quello del 2 febbraio con la “Quinta di Tchaikovsky”». Una collaborazione, quella con il Politeama, che Arlìa ha definito «importante» soprattutto per gli obiettivi futuri.

«E’ necessario – ha detto il giovane direttore d’orchestra – colmare completamente questa lacuna che ha Catanzaro, unico capoluogo di regione italiano a non avere un conservatorio. Il nostro obiettivo è quello di avere tantissimi studenti qui e poi di dare più stabilità all’orchestra, visto che siamo l’unica regione a non avere un’orchestra stabile, con conseguente necessità per i nostri giovani di andare a studiare altrove. Speriamo che questa collaborazione possa porre fine a questa grave mancanza perché è impossibile che in Calabria, dove ci sono quattromila giovani che studiano musica, non ci sia un’orchestra stabile».

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