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L'ex ds del Catanzaro Piero Doronzo

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CATANZARO – Saltano le prime teste in casa Catanzaro. Lunedì sono giunte le dimissioni del Ds Piero Doronzo che, ingaggiato ad inizio stagione con il compito di ricostruire dalle fondamenta la squadra giallorossa, ha ottenuto però risultati non in linea con quelle che erano le attese della piazza e della stessa società. Mentre oggi la società ha comunicato che «a seguito delle dimissioni del ds Pietro Doronzo, il direttore generale del Catanzaro Calcio, Francesco Maglione, ritiene opportuno e doveroso rassegnare le proprie dimissioni».

Per quanto riguarda Maglione, «il presidente Floriano Noto e tutta la società ringraziano Maglione per il lavoro svolto e la professionalità dimostrata nel corso questi mesi», mentre per Doronzo nella comunicazione rilasciata dalla società giallorossa, si parla di una decisione sofferta assunta con l’obiettivo di dare uno scossone al gruppo per il prosieguo del campionato.

«E’ con amarezza – scrive Doronzo – ma con senso di responsabilità che ho deciso di interrompere qui la mia esperienza con il Catanzaro. Ritengo che la squadra possa conseguire risultati più importanti di quelli conseguiti finora e spero che questa mia determinazione possa servire, in qualche modo, a farli raggiungere».

I convenevoli di rito da parte del presidente Noto chiudono il comunicato che sancisce, di fatto, l’anticipo di scelta inevitabile a fine stagione ma che Doronzo ha deciso di anticipare evidentemente perché aveva ormai percepito la mancanza di fiducia non solo da parte della proprietà ma anche da parte di altre componenti dell’ambiente giallorosso.

Al momento rimane in sella solo il tecnico Dionigi, quest’ultimo in attesa della gara della prossima domenica contro il Trapani che fungerà da vera e propria cartina di tornasole.

In caso di nuova sconfitta, infatti, risulterebbe difficile, anche all’interno della stessa società, continuare ad avallare l’operato del tecnico e così si potrebbe decidere per un esonero che, come logica conseguenza vedrebbe il possibile ritorno di Alessandro Erra in panchina.

A nove turni dalla fine, infatti, pensare ad un terzo tecnico stagionale apparirebbe davvero fuori luogo ancor di più per una società che, alla prima stagione, non vuole ammantarsi della fama di mangia allenatori. 

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