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Danilo Fanello

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Al Biancavilla, Cozza è subentrato dopo la prima giornata. Fc Messina, Sancataldese e Giarre, in pessime condizioni di classifica, hanno cambiato la guida tecnica. A queste, nel girone I di Serie D, si è aggiunto proprio oggi il Lamezia Terme, che in graduatoria è ben distante dalle zone pericolose, ma con un 6° posto, e 13 punti all’attivo in sette gare, che non hanno soddisfatto la dirigenza, tanto da spingerla a cambiare allenatore, esonerando Alessandro Erra.

Siamo sicuri, però, che tutte le colpe siano del tecnico? Non dimentichiamo che il mercato del Lamezia è di fatto rimasto sempre aperto e gli ultimi innesti sono arrivati la scorsa settimana. Detto ciò, come sovente avviene in questi casi, il tecnico paga per tutti e puntualmente, come ad ogni esonero, scatta il “toto allenatore”. Nomi altisonanti vengono accostati al Lamezia Terme che era e rimane una piazza ambita, a maggior ragione adesso che c’è il patron Saladini voglioso di portare la città nei professionisti.

In un anno sono già quattro i tecnici che si sono avvicendati nel club di Saladini: Morgia, Vargas, Erra e il quarto che arriverà a breve. Nessuno dei tre precedenti tecnici era calabrese. Si è sempre scelta la soluzione del “forestiero”. Eppure il Lamezia Terme l’allenatore giusto ce l’avrebbe a portata di mano: giovane, emergente, vincente. Si chiama Danilo Fanello e sul quel titolo di Serie D utilizzato per dar vita ad un progetto comune, c’è anche la sua firma, perché l’ha vinto sul campo. Non a caso in squadra ci sono attualmente il ds Mazzei e il braccio destro Samele, che erano con lui a Sambiase. E sono diversi i calciatori che ha allenato con la squadra giallorossa, oggi in organico al Lamezia Terme Fc. Non a caso c’è anche il suo nome accostato al club lametino.

Ha ottenuto due promozioni in quattro anni. Ha voglia di crescere, emergere, imparare. Ha mostrato con i fatti il proprio valore. Avrebbe magari anche “diritto” ad allenare in quella Serie D conquistata sul campo. La storia del calcio è ricca di scelte relative a giovani emergenti i quali, una volta ottenuta l’attesa e doverosa chance, hanno mostrato le proprie competenze. Perché non provarci, allora, con Danilo Fanello, privilegiando un tecnico locale, bravo e vincente?

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