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L'esultanza dei giocatori del Catanzaro

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CATANZARO – La partita che non voleva iniziare. La disputa di Catanzaro-Messina è stata infatti a per lungo tempo in dubbio a causa di un caso Covid nel gruppo dei siciliani che ha innescato un pomeriggio alquanto confuso.

Quando sembrava tutto pronto per il match, previsto per le 17.30, la notizia di un riscontro positivo ai test sostenuti prima di partire dalla Sicilia ha costretto il pullman che trasportava gli atleti del Messina, invece di dirigersi verso lo stadio Ceravolo, a cambiare rotta puntando la più vicina farmacia di turno laddove il gruppo peloritano si è sottoposto ad un ciclo di tamponi che ha confermato la positività del calciatore in questione.

Tutto ciò ha provocato un inevitabile ritardo con le linee telefoniche tra il Ceravolo e la Lega Pro divenute caldissime per cercare di capire la soluzione da adottare. Alla fine si è deciso di rinviare di qualche ora la partita, non senza un piccolo ulteriore giallo con la Lega che prima aveva designato le 20,30 quale ora del kick-off per poi decidersi per le 20.

Ed una volta in campo, non sono mancate ulteriori sorprese negative per Capuano, già alle prese con numerose defezioni di partenza. Oltre che di Damian, non in distinta, Capuano ha infatti dovuto fare a meno di Adorante fermato da un risentimento durante il pregara.

E così, il tecnico di Pescopagano ha dovuto ridisegnare il suo undici alla fine schierato con un inedito 3-5-2 messo subito in difficoltà dal Catanzaro che, con Tentardini sull’out di sinistra e Vandeputte spostato a destra, è partito con il pedale dell’acceleratore pigiato al punto da sfiorare il gol già dopo 30” quando Cianci, solo davanti a Lewandoski, si è visto anticipare all’ultimo istante dal recupero di Carillo. Dopo qualche legittima protesta per un fallo di mano non sanzionato di Simonetti al limite dell’area al 6’, un minuto dopo è Tentardini a concludere di poco fuori misura un’azione avvolgente giallorossa.

Un lancio lungo di De Santis per Cianci che prova il controllo volante e la girata a rete non riuscendo però a superare l’uscita di Lewandoski è il preludio del gol che arriva al 27’ quando Bombagi, con un superbo colpo di tacco, scatena Vandeputte, nel frattempo spostato a sinistra. Il radente del belga sotto porta è toccato da Carillo e va ad infilarsi in fondo al sacco di Lewandoski. Con Capuano che cerca forze in una panchina composta solo da baby lanciando in campo l’attaccante Busatto in luogo di un impreciso Konate ridisegnando il Messina con il 3-4-3 la partita è tenuta saldamente in mano dal Catanzaro che arriva al break di metà gara senza rischiare nulla.

Nella ripresa, bastano nove minuti al Catanzaro per mettere in ghiaccio il match. Il gol nasce ancora una volta sull’asse Bombagi-Vandeputte con il sardo che conduce una ripartenza e arrivato in area serve il belga che, in una frazione di secondo con un dribbling secco supera il diretto avversario e spara un destro che incenerisce Lewandoski.

Il doppio vantaggio mette al riparo il Catanzaro da insidie che il Messina non riesce peraltro neanche a creare e così la gara scivola verso il suo epilogo con il risultato che consente al Catanzaro, più volte vicino al terzo gol, di riagganciare il popolato secondo gradino e di accorciare nuovamente sul Bari, ora a soli quattro punti di distanza.

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