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Elena Aiello, «a monaca santa», è stata proclamata beata dal Cardinale Angelo Amato Prefetto della Congregazione dei Santi, rappresentante del Papa. La sua festa si celebrerà ogni anno il 19 giugno. La cerimonia di beatificazione è stata celebrata allo stadio San Vito di Cosenza. La madre superiora della congregazione fondata da suor Elena nel 1949 ha espresso tutta la gioia per questo giorno di festa invitando i fedeli a seguire il cammino intrapreso dalla monaca santa: «Lei ha fatto della sua vita, una contemplazione concreta della Passione di Gesù» un esempio da seguire «perché l’amore per il crocifisso è espressione di salvezza – suor Elena diceva che dovevamo affidare le nostre sofferenze a Cristo». Il giorno della beatificazione di suor Elena coincide con la festa dell’Esaltazione della croce che è poi la festa della Congregazione delle suore minime «Non ci poteva essere giorno più bello per noi» dice ancora suor Paola Pennisi. Grande gioia per questa giornata è stata espressa dal postulatore, don Enzo Gabrieli: «Mi sento in paradiso, la tensione per l’organizzazione dell’evento è ormai finita e adesso ci apprestiamo a vivere al meglio questo giorno di festa. Tante persone si sono strette intorno alle suore in questi giorni.

Lo stadio è pronto ad accogliere questo evento di grande importanza per la chiesa e ad accogliere questo dono che Dio ha fatto alla chiesa cosentina». Tutti stanno vivendo un memento di gioia «anche gli operai che lavorano alla messa a punto dell’allestimento per la celebrazione sono stati coivolti in questa grande festa». Ventimila le persone che hanno richiesto il pass (si può entrare allo stadio solo con questo tagliando) ed alle 14.30 ci sarà l’apertura dei cancelli del San Vito. I fedeli saranno accolti da più di cinquecento volontari che li guideranno ai loro posti e che faranno da supporto durante la liturgia. A tutti verrà distribuito il kit della beatificazione che contiene una sciarpetta, una spilla e il libricino sulla vita di suor Elena Aiello. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, rappresentante del Santo Padre Benedetto XVI.

Coadiuvato da trecento sacerdoti. Nel corso della cerimonia verrà consegnato il reliquario contenente un frammento osseo di Suor Elena e che sarà utilizzato per la venerazione dei pellegrini. Tanti i rappresentanti istituzionali presenti, ma soprattutto ci saranno tutte le suore minime, anche quelle provenienti dall’estero e che per la prima volta arriveranno in Italia. Presenti anche i familiari di suor Elena, molti vivono a Montalto suo paese natio, i nipoti aspettano con trepidazione questo giorno, i più giovani che non hanno avuto modo di conoscerla personalmente, ma che hanno ascoltato i racconti su questa santa di famiglia, hanno anche creato una pagina facebook dove raccogliere tutti i pensieri, le testimonianze e i ricordi su suor Elena. A cinquant’anni dalla morte della suora con le stimmate, ne sono trascorsi ben ottantatrè (era il 1928) da quando suor Elena manifestò la sua aspirazione di voler raccogliere tutte quelle piccole creature che per sventura venivano abbandonate a se stesse. Tante piccole orfanelle sono passate dalle case di accoglienza, la prima fondata a Cosenza e oggi presenti in varie parti del mondo. Anche loro sono testimoni della grandezza del carisma di suor Elena che fece suo il motto “Non c’è amore senza sofferenza”. IL RICORDO DI BENEDETTO XVI Al termine dell’udienza generale il Papa, nei saluti in italiano, ha ricordato che oggi a Cosenza viene proclamata beata Elena Aiello, fondatrice delle Suore minime della Passione. “Il suo esempio e l’intercessione – ha detto papa Ratzinger – accrescano in tutti l’amore» per l’Eucaristia.

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