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Sembra impossibile, ma nel centro cittadino ci sono degli edifici abbandonati da più anni che nessuno ristruttura, ne tanto meno gli uffici comunali invitano i legittimi proprietari a ripristinarli.
Che ci siano case abbandonate nel centro storico è fisiologico, ma nel salotto buono di Cosenza è davvero inverosimile. Eppure la casa nella foto, che si trova all’inizio di corso Mazzini, è un rudere da quasi mezzo secolo.
Ma edifici fatiscenti nel centro cittadino ce ne sono parecchi (invito i miei amici del gruppo facebook – Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza – a documentarli).
Lo scorso anno in una casa “abbandonata” di via XXIV Maggio morirono bruciati alcuni immigrati, così come era successo più di 25 anni fa, in un altro rudere in via Panebianco (dove attualmente c’è lo stabile che ospita la sede cosentina del Monte dei Paschi…), dove trovò la morte un famoso barbone cosentino.
Credo che il Comune dovrebbe realizzare almeno un censimento di queste abitazioni, che nel corso degli anni sono diventati ruderi, invitando e sollecitando a più riprese i proprietari a decidere cosa fare della struttura di loro proprietà, ma ormai degradata… e passati un determinato numero di anni… intervenire in modo risoluto.

Sembra impossibile, ma nel centro cittadino ci sono degli edifici abbandonati da più anni che nessuno ristruttura, né tantomeno gli uffici comunali invitano i legittimi proprietari a ripristinarli. Che ci siano case abbandonate nel centro storico è fisiologico, ma nel salotto buono di Cosenza è davvero inverosimile. Eppure la casa nella foto, che si trova all’inizio di corso Mazzini (lato piazza Bilotti), è un rudere da quasi mezzo secolo.

Ma edifici fatiscenti nel centro cittadino ce ne sono parecchi (invito i miei amici del gruppo facebook – Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza – a documentarli). Lo scorso anno in una casa “abbandonata” di via XXIV Maggio morirono bruciati alcuni immigrati, così come era successo più di 25 anni fa, in un altro rudere in via Panebianco (dove attualmente c’è lo stabile che ospita la sede cosentina del Monte dei Paschi…), dove trovò la morte un famoso barbone cosentino.

Credo che il Comune dovrebbe realizzare almeno un censimento di queste abitazioni, che nel corso degli anni sono diventati ruderi, invitando e sollecitando a più riprese i proprietari a decidere cosa fare della struttura di loro proprietà, ma ormai degradata… e passati un determinato numero di anni… intervenire in modo risoluto.

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