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CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – Nove persone sono indagate a vario titolo nell’ambito di un’inchiesta condotta dai militari della stazione Carabinieri Forestale di Rossano che, su delega della procura della Repubblica di Castrovillari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo del canile comunale di Corigliano-Rossano, situato in località Foresta.

Il sequestro, secondo quanto reso noto, è stato effettuato a seguito di un’indagine, coordinata dal procuratore capo Eugenio Facciolla e dal sostituto Giovanni Tedeschi, che ha fatto emergere la mancanza, imputata ai responsabili della struttura, di una corretta organizzazione finalizzata alla cura degli animali.

Tra gli indagati, a vario titolo, ci sono amministratori pubblici e dipendenti dell’ex Comune di Rossano, dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, volontari e liberi professionisti.

I reati contestati sono abuso d’ufficio, falsità ideologica, falsità materiale, maltrattamento di animali e, in un caso, concussione. Durante l’indagine, durata mesi, al fine di verificare la salute dei cani e l’idoneità della struttura, la Procura di Castrovillari ha nominato un consulente tecnico d’ufficio che ha accertato un palese maltrattamento degli animali e l’idoneità parziale della struttura. Gli ambulatori sono risultati non essere a norma.

L’attività degli investigatori ha avuto i primi riscontri dopo la sorveglianza della struttura mediante telecamere, attraverso le quali si è accertato che due persone si occupavano del canile due ore al giorno di mattina e senza assicurare alcuna cura il sabato e la domenica. Inoltre si è appurato che i rifiuti pericolosi venivano raccolti inconsapevolmente dalla ditta che si occupa della raccolta dei solidi urbani per conto del Comune.

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