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COSENZA – Nemmeno il terzo bando è riuscito ad attrarre investitori. Così sulla metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical cala nuovamente il sipario con il rischio che i 160 milioni di euro stanziati vengano persi definitivamente (o almeno per questo quinquennio di programmazione). Ma soprattutto la mancata realizzazione della metro cosentina significa anche uno stop al grande progetto di mobilità fra le due città capoluogo calabresi Cosenza e Catanzaro. 

Nei piani della Regione l’obiettivo di fondo era proprio quello di stravolgere la mobilità fra le due città attraverso un sistema metropolitano. Connessa alla metro di Cosenza, infatti, c’era anche il collegamento fra Cosenza e Rogliano finanziato per 22 milioni con fondi Pisl. Mentre la metro di Catanzaro è partita, quella di Cosenza rimane al palo. Vale la pena chiedersi il perchè, lasciando momentaneamente da parte le forti polemiche sorte in città sull’utilità dell’opera. Il problema pare sia legato soprattutto alla generale situazione economica della Regione Calabria. 

Da Catanzaro si sono trovati a gestire contemporaneamente tre grosse gare d’appalto che sono quella della metro di Catanzaro, di Cosenza e la strada Gallico-Gambarie in provincia di Reggio Calabria. Stiamo parlando di appalti con importi vicini ai 400 milioni di euro. In questo tipo di appalti la Regione deve accendere un mutuo a garanzia. Il problema è stato che la Regione non ne aveva però la possibilità economica. Quando il bando sulla metropolitana leggera di Cosenza è passato alla competenza dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici i tecnici hanno pensato di spostare sui privati queste garanzie che sarebbero state poi in un secondo momento risarcite dalla regione per stati d’avanzamento. Nel secondo bando, quindi, si chiedeva un leasing finanziario ai privati sulle infrastrutture materiali quindi vagoni e linea ferrata. Beni che di certo non potevano attirare gli interessi delle banche chiamate ad offrire la controgaranzia vicina ai trenta milioni di euro. 

Vista l’assenza di offerte il dipartimento Lavori Pubblici della Regione ha deciso di rimodulare il bando, passando la garanzia richiesta sulle officine delle Ferrovie della Calabria che sono di proprietà regionale. Anche in questo caso, evidentemente, le banche non hanno ritenuto sufficiente la garanzia e il bando è andato deserto. Il problema è che l’opera avrebbe dovuto concludersi entro il 2015, cosa attualmente materialmente impossibile. «Ancora una volta, l’ennesima – commenta il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione – la gara per la realizzazione della metropolitana leggera è andata deserta. vanno in fumo per l’insipienza della Regione non solo finanziamenti per 160 milioni di euro, ma anche una importante infrastruttura per la nostra provincia e per tutta la regione. Non si realizzerà, insieme alla metro, nemmeno l’opera complementare di collegamento fra Rogliano e Cosenza finanziata con fondi Pisl. Insomma un fallimento totale».

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