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Da quanto è emerso dalle indagini, i medicivredigevano certificazioni false che attestavano condizioni patologiche non veritiere inducendo il servizio sanitario nazionale alla consegna di medicinali a persone che in realtà non ne avevano diritto

COSENZA – Il gip del Tribunale di Cosenza ha sospeso per un periodo di tre mesi dalle loro funzioni i sei medici di base che erano stati coinvolti nei giorni scorsi nell’inchiesta su una presunta truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale (LEGGI) scoperta dai carabinieri della Compagnia di Rende e messa in atto attraverso un’attività di prescrizione abusiva e spaccio «non convenzionale» di farmaci psicotropi contenenti oppiacei.

I provvedimenti di sospensione sono stati notificati agli interessati degli stessi carabinieri di Rende.

Secondo quanto é emerso dalle indagini, i medici, pur essendo a conoscenza dell’uso fatto dai pazienti, che non presentavano patologie per le quali fosse necessaria una specifica terapia del dolore con oppiacei, redigevano certificazioni false che attestavano condizioni patologiche non veritiere inducendo il servizio sanitario nazionale alla consegna di medicinali a persone che in realtà non ne avevano diritto.

I medici sospesi, che hanno un’età compresa tra i 61 ed i 56 anni, sono tutti residenti a Bisignano, nel cosentino. Nei confronti dei sei sanitari, il 5 maggio scorso, era stato anche disposto il sequestro preventivo per equivalente di somme che vanno da poche migliaia ad un massimo di quasi 50 mila euro.

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