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L’uomo, un 46enne di Paola, è stato trovato in gravi condizioni. Accanto a lui i brick contenenti il vino. Sul suo corpo presenti tracce di numerose ferite

PAOLA (COSENZA) – Un sospetto coma etilico, una emorragia alla testa ed un quesito ancora senza riscontro certo: si è scolato lui quei 30 litri di vino Tavernello? La moglie ne è convinta: probabilmente sì. Tuttavia, si resta in attesa di raccogliere la versione dei fatti dall’interessato.

La strana vicenda è accaduta l’altro ieri a Paola. Un uomo di 46 anni è stato trasferito in gravi condizioni all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza con un sospetto coma etilico, ecchimosi in varie parti del corpo ed una emorragia alla testa. La moglie ha riferito che quelle ferite se le sarebbe procurate cadendo per terra numerose volte perchè in stato di ebbrezza.

«Non aveva mangiato – avrebbe detto la donna – ma ha bevuto tanto e per questo cadeva continuamente per terra, ferendosi diverse volte».

L’uomo è stato trovato dalla consorte dopo le ore 19,30 dell’altro ieri, riverso a terra e privo di sensi. Prima che la donna uscisse di casa per poi farvi ritorno, il malcapitato accusava – è quanto avrebbe dichiarato la donna – “strani sintomi” tanto che la moglie, preoccupata, poco prima delle ore 20 ha chiamato il 118 del presidio ospedaliero San Francesco di Paola. L’ambulanza è giunto a casa dell’uomo ed ha tentato di rianimarlo senza successo. Dopo averlo stabilizzato, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Paola e, dopo aver constatato la situazione particolarmente grave e delicata, è stato trasferito all’Annunziata di Cosenza per un sospetto coma etilico, ma anche per l’emorragia cerebrale dovuta presumibilmente ad una caduta. La prognosi è riservata.

Di conseguenza, le forze dell’ordine stanno indagando per stabilire quali siano le reali cause del fatto: l’uomo si è realmente ferito perchè ubriaco, come confermerebbe la presenza di quei trenta brick vuoti di Tavernello rinvenuti in casa o, al contrario, sarebbe vittima di violenza? Tale ultima tesi sembra essere, comunque, la meno credibile, anche perchè la consorte dell’uomo ha fornito una versione dei fatti sostanzialmente coerente, sia in merito alla condotta del merito nelle ultime ore prima del malore, sia in relazione all’abuso di alcool ed alle continue rovinose cadute dovute proprio allo stato di ebbrezza etilica.

Tuttavia, non appena il malcapitato sarà in grado di connettere, potrà fornire la sua versione dei fatti agli inquirenti, riscontrando la versione della donna.

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