X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

A Lorica, località turistica del Comune di San Giovanni in Fiore, i due uomini erano su un cestello che si sarebbe staccato precipitando

SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Durante i lavori di manutenzione dell’impianto sciistico di Lorica si è staccato il cestello di servizio della seggiovia e due operai sono precipitati nel vuoto. Il bilancio è purtroppo drammatico: il trentunenne Enzo Bloise è morto sul colpo, mentre il collega Stefano Sanzone, di soli 25 anni, è stato ricoverato immediatamente all’ospedale di Cosenza, dove sta lottando ancora tra la vita e la morte.

Una disgrazia che si è consumata sui monti della Sila bruzia e, precisamente, in località Lorica, attrazione turistica invernale per le belle montagne innevate. E’ in mezzo agli antichi rilievi che la vittima e il suo collega stavano lavorando ieri mattina, prima che ci fosse l’anomalia al cestello di servizio utilizzato per i lavori di realizzazione della seggiovia. I due, entrambi impiegati dalla ditta appaltatrice per i lavori di costruzione e messa in sicurezza della seggiovia, intorno alle 10 stavano lavorando all’interno di uno dei cestelli. Lo stesso che, poco dopo, s’è sganciato.

Il motivo per cui, durante il percorso, il cestello si sia staccato è ancora in corso di accertamenti. Soltanto i rilievi tecnici, infatti, potranno chiarire le cause del dramma e stabilire, soprattutto, se la disgrazia si sarebbe potuta evitare. Ciò che stanno ricostruendo i carabinieri della Compagnia di Rogliano, guidata dal capitano Giovanni Caruso, sono i momenti immediatamente antecedenti alla caduta. Un volo che s’è rivelato fatale per l’uomo: seppure non si trovassero nel punto più alto, i due lavoratori sono precipitati per oltre venti metri, tirandosi con loro, anche il cestello. E’ stato difficile, infatti, prestare i soccorsi. Per primi sono stati gli altri colleghi a provare a recuperare i corpi caduti a valle, che, successivamente, hanno poi portato in una zona più facilmente raggiungibile. Al loro arrivo però il trentunenne era già senza vita, mentre il più giovane aveva perso conoscenza e le sue condizioni sono sembrate, sin da subito, molto gravi, tanto da richiedere l’immediato intervento dell’elisoccorso, che è tornato nel capoluogo bruzio nel giro di pochissimi minuti con a bordo il ferito, ora in cura nel reparto di rianimazione.

Una mattinata di inizio dicembre davvero drammatica, su cui è necessario adesso aprire un fascicolo e continuare le indagini, così da non lasciare nulla al caso. I militari dell’Arma dovranno anche accertare se ci siano responsabilità di terzi. Per il momento, intanto, il corpo della vittima è stato posto sotto sequestro e a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ancora non è certo se anche l’impianto verrà sottoposto a sequestro da parte della magistratura ai fini dell’indagine.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE