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I lavori per il ponte di Calatrava

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COSENZA – Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale si sono recati a piazza Valdesi, sede della Soprintendenza ai Beni archeologici, per richiedere l’autorizzazione paesaggistica rilasciata per il ponte di Calatrava. O meglio, i carabinieri stavano verificando se e quando quell’autorizzazione, per un ponte che pesa 800 tonnellate, ha un’antenna lunga 100 metri e “sorvola” il fiume Crati, sia stata mai rilasciata.

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Il soprintendente Mario Pagano ha incaricato gli uffici di procedere con le verifiche in archivio ma, pur scartabellando fascicoli qua e là, i funzionari sono tornati indietro (quasi) a mani vuote. Dagli archivi della soprintendenza è emersa solo la convocazione di una conferenza dei servizi, datata 2004. Non c’è traccia, però, del verbale di chiusura.

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«Mi dicono – spiega al telefono il soprintendente Pagano – che il verbale potrebbe essere rimasto tra le carte di un mio predecessore e mai riversato in archivio. Proprio in queste ore abbiamo avviato ulteriori accertamenti, chiedendo al Comune di Cosenza di fornirci la sua copia».

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Da piazza Valdesi per ora propendono per l’ipotesi “migliore”: ovvero che l’autorizzazione sia stata rilasciata e che il verbale sia andato solo perduto. Esiste tuttavia un secondo problema. L’autorizzazione paesaggistica ha una validità di cinque anni. Ipotizzando che la conferenza dei servizi si sia chiusa, con esito positivo, nel 2005, la soprintendenza avrebbe dovuto rinvenire almeno un paio di richieste di rinnovo. Ma non c’è traccia, pare, neppure di queste.

La replica di Occhiuto su facebook

«Siamo arrivati al grottesco – scrive ora il sindaco Occhiuto sul proprio profilo Facebook – Cercano di bloccarci in tutti i modi. Adesso vorrebbero addirittura demolire il ponte di Calatrava perché (secondo loro) privo di autorizzazione paesaggistica. Ci hanno denunciato anche per questo motivo e hanno mandato i carabinieri del nucleo della tutela in Soprintendenza per la richiesta degli atti. Ovviamente la cosa è ridicola perché troveranno in Comune la documentazione di varie conferenze di servizi regolarmente indette, e oltretutto la questione avrebbe dovuto riguardare l’Amministrazione del sindaco Mancini che diede avvio alla fase del progetto con le relative autorizzazioni».

La storia dell’opera

Il post di Occhiuto sul web

Quella del ponte di Calatrava è lunga 17 anni: Giacomo Mancini firmò l’accordo con l’architetto spagnolo nel 2000, ma si è arrivati alla consegna dei lavori solo nel 2009. L’avvio reale del cantiere, tuttavia, è molto più recente. Lo sblocco dell’opera è arrivato durante la prima amministrazione Occhiuto e lo scorso 23 luglio, con il posizionamento dell’antenna, il ponte ha iniziato a prendere forma. In questi giorni l’impresa Cimolai sta posizionamento gli stralli che dovranno sostenere il ponte, la cui inaugurazione è prevista per il mese di ottobre.

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