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L'incendio di oggi a San Fili

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COSENZA – Situazione ancora drammatica nel Cosentino per quanto riguarda gli incendi. A seguito dell’incendio di Rose, centro assediato dalle fiamme da settimane, che poi si è propagato anche nel territorio di Castiglione Cosentino, è stata evacuata una clinica per lungodegenti (IL VIDEO DELLA CLINICA CIRCONDATA DAL ROGO).

LA SITUAZIONE CRITICA DEL FINE SETTIMANA 

“E’ una vera guerriglia, quella che stiamo subendo – dice Mario Bria, sindaco di Rose – e abbiamo bisogno di mezzi straordinari da parte del governo. E’ una vera guerra e lo Stato sta dimostrando di non saper rispondere”.

VIDEO: LE FIAMME NELL’ABITATO DI SAN FILI

L'incendio a San Fili

Il sindaco conferma di aver avuto anche l’aiuto dell’Esercito nella giornata di ieri. Ieri i roghi più vasti hanno interessato San Fili e Rose. A San Fili (nella foto), il fuoco ha destato preoccupazione per tutta la notte e proseguono le operazioni si spegnimento. Al momento c’è in azione anche un canadair, oltre alle squadre dei vigili del fuoco a terra. Distrutte dalle fiamme anche alcune masserie. Per fortuna non si sono registrati feriti.

A Rose, le fiamme sono arrivate a lambire il centro abitato e perfino la casa comunale. Diverse abitazioni sono state evacuate. Anche oggi sul posto sono in azione diverse squadre dei vigili del fuoco, protezione civile e Calabria verde, oltre a due elicotteri.

Il lavoro sui tanti roghi attivi in Calabria è proseguito per tutta la notte, ed in mattinata sono 46 i roghi già attivi. Il fronte del fuoco attraversa tutta la regione, investendo le province di Cosenza, dove la situazione appare piu’ complessa, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio.

Ieri il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha reso noto di aver avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti (LEGGI LA NOTIZIA) chiedendo l’intervento dell’Esercito a supporto del dispositivo antincendio, con lo stesso Ministro che ha garantito piena collaborazione. Il governatore ha anche chiesto l’invio di altri aerei da parte della Protezione Civile nazionale.

I PERITI. I periti agrari e periti agrari laureati della Provincia di Cosenza, in una nota, «esprimono viva preoccupazione per lo scempio ambientale venutosi a creare di seguito ai numerosi incendi che dall’inizio dell’anno ad oggi hanno interessato alcune migliaia di ettari del territorio calabro ed in particolare di quello cosentino».

I periti «si sentono pertanto fortemente interpellati anche in forza delle competenze che la legislazione vigente attribuisce loro (addetti al settore ambientale, progettisti di interventi per restauri ambientali, direttori di parchi ed aree protette, ecc.). Riprendendo anche il messaggio dell’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Francesco Nolè, diffuso sabato scorso, dato il perdurare di diversi focolai proprio attorno al capoluogo, i tecnici pur incoraggiando quanti sono chiamati ad operare, anche a rischio della vita, “per la custodia del bene comune”, auspicano maggiori investimenti nella prevenzione ed un costante coordinamento sia tra quanti, appunto, intervengono direttamente nelle situazioni di grave emergenza che tra le diverse figure professionali abilitate nel settore specifico. In tal senso si associano a quanto espresso nei giorni scorsi dalla Federazione regionale dei Dottori Agronomi e di quelli Forestali nella richiesta di un tavolo tecnico permanente di discussione per affrontare le problematiche in argomento».

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