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Il procuratore Facciolla

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CARIATI (COSENZA) – Svolta nelle indagini sul ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio di una auto a Cariati (LEGGI LA NOTIZIA). I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, infatti, hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura di Castrovillari guidata dal del Procuratore Eugenio Facciolla, nei confronti di due cittadine ucraine ed un uomo lituano per l’omicidio di Yuriy Zinchenko. Le persone fermate sono Mihails Dimitriks, di 40 anni, e le trentenni, Iana Koshova e Liudmyla Popova.

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Il Cadavere dell’uomo è stato trovato domenica scorsa nel bagagliaio di una vettura sul lungomare di Cariati. L’uomo, che fungeva da intermediario nel collocare al lavoro badanti o negli esercizi pubblici del crotonese cittadini stranieri, in particolare dell’Est-Europa, secondo quanto emerso dalle indagini condotte sino ad ora (LEGGI LA NOTIZIA SULLE INDAGINI SULL’IDENTITÀ DELL’UOMO), sarebbe stato ucciso per un contrasto di natura economica sorto nell’ambito della sua attività.

Ma da quanto emerge dalle indagini la storia non è finita qui. C’è, infatti, anche un quarto uomo, individuato ma che allo stato risulta irreperibile, tra le persone coinvolte nell’omicidio. Il dato è stato fornito durante la conferenza stampa sugli esiti delle indagini che hanno portato all’esecuzione stamane di tre fermi tenuta dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.

 «Direi che in una settimana – ha detto Facciolla – siamo riusciti a chiudere la prima fase di questo omicidio. È stato un caso particolarmente difficile e complesso, perché avevamo solamente un cadavere rinchiuso in un’autovettura con targa straniera, senza generalità. L’uomo – ha aggiunto il procuratore Facciolla – è stato accoltellato e poi attinto da colpi di pistola. L’omicidio è stato consumato da quattro persone, ovviamente con ruoli diversi. Certamente i due uomini hanno agito in prima battuta, sull’azione violenta e poi le due donne in attività di contorno. Sono state usate più armi, due coltelli e una pistola. Le indagini proseguono perché il movente è ancora da dipanare, sebbene riteniamo sia collegato alle loro attività illecite».

Alla base dell’uccisione di Zinchenko ci sarebbero dei contrasti di natura economica nell’ambito dell’attività che svolgeva.

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