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La protesta degli studenti del liceo Fermi

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COSENZA – Domani gli studenti del liceo scientifico “Fermi” di Cosenza dovrebbero rientrare in aula e sospendere l’occupazione del plesso di via Molinella, iniziata lunedì. Stamattina una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Gianfranco Tomao, che aveva convocato un tavolo con la scuola, la Provincia e le famiglie. Gli studenti avevano avviato la mobilitazione dopo lo sgombero dell’edificio di via Isnardi, dichiarato inagibile dalla Provincia. Chiedevano una nuova sede unica per il triennio, oggi diviso tra gli istituti “Monaco” e “Pezzullo”.

Il presidente della Provincia Franco Iacucci ha ribadito l’impegno ad individuare la nuova sede – in attesa della ricostruzione del “Fermi” – entro il 30 novembre, ma il trasloco avverrà con il prossimo anno scolastico. «Non ho la bacchetta magica – ha ribadito Iacucci – Le soluzioni vanno costruite. Quello che mi sta a cuore è l’incolumità degli studenti e la dichiarazione di inagibilità era inevitabile dopo gli esiti delle verifiche».

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La Provincia di Cosenza ha eseguito le prime prove a marzo e le ha ripetute poi a luglio davanti agli esiti particolarmente negativi. Ottanta test in tutto, eseguiti da due diversi laboratori, che hanno portato alla stessa conclusione: l’edificio, hanno spiegato i tecnici della Provincia, non sopporta i carichi verticali e potrebbe collassare in qualunque momento. La Provincia ha presentato un progetto di demolizione e ricostruzione dell’istituto sullo stesso sito, richiedendo alla Regione un finanziamento di 7 milioni di euro: ma la nuova scuola non sorgerà prima di tre anni e mezzo.

Gli studenti del liceo scientifico “Fermi” hanno presidiato piazza 11 settembre per tutta la mattinata, in attesa dell’esito del tavolo convocato dal prefetto. Al tavolo in prefettura ha partecipato anche il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, genitore e membro del Consiglio d’istituto, accolto al suo arrivo da un’ovazione degli studenti.

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