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Monsignor Serafino Sprovieri

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COSENZA – È morto questa notte, a Cosenza, all’età di 87 anni, l’arcivescovo Serafino Sprovieri, emerito di Benevento. Un lungo ministero episcopale, il suo, speso nella Chiesa calabrese, da ausiliare di Catanzaro, prima, e arcivescovo di Rossano-Cariati, poi, e nella Chiesa campana, da metropolita di Benevento. Lascia il ricordo di un pastore dalla esemplare testimonianza di vita cristiana, colto nelle scienze teologiche, fine ed elegante nei modi, sollecito nelle questioni sociali, sempre attento ai bisogni della gente più povera e indigente. Tant’è che Giovanni Paolo II, oggi Santo, lo definì come “guida illuminata e lungimirante”, nel 2002, in occasione del Congresso eucaristico della diocesi beneventana.

Le esequie saranno celebrate, domani 4 gennaio, alle ore 15,30 nella Cattedrale di Cosenza, da monsignor Francesco Nolè. Dopo il rito funebre la salma muoverà per Benevento dove, il giorno dopo, venerdì 5 gennaio, sempre alle ore 15, 30, un’altra messa esequiale sarà presieduta in Cattedrale da monsignor Felice Accrocca. Ed è proprio nella Cripta dei vescovi del duomo di Benevento che, per sua espressa volontà, monsignor Sprovieri riposerà.

LA BIOGRAFIA, CHI ERA SERAFINO SPROVIERI

Serafino Sprovieri nasce a San Pietro in Guarano (Cosenza) il 18 maggio 1930. Dopo aver compiuto gli studi teologici presso il seminario “Pio XI” di Reggio Calabria è ordinato sacerdote il 12 luglio 1953 dall’allora arcivescovo di Cosenza Aniello Calcara. Da giovane prete è segretario del vescovo di Cosenza, direttore del settimanale diocesano “Parola di vita” e segretario dell’Unione Poeti e Scrittori Cattolici Italiani. Nel 1962 è nominato rettore del Seminario diocesano di Cosenza e, dieci anni dopo, nel 1972, rettore del Seminario inter-diocesano. Dal 1975 è rettore del Pontificio Seminario Teologico “San Pio X” di Catanzaro.

L’11 febbraio 1978 Papa Paolo VI lo elegge alla sede titolare di Temisonio e lo nomina ausiliare dell’arcivescovo di Catanzaro e vescovo di Squillace Armando Fares. Sarà consacrato il 9 aprile presso la chiesa del Seminario teologico per la preghiera consacratoria e l’imposizione delle mani del cardinale Sebastiano Baggio. Come rettore del “San Pio X” gli succede don Francesco Milito, che nel 2012 sarà eletto vescovo di Oppido Mamertina-Palmi.

Il 31 luglio 1980 Giovanni Paolo II lo promuove arcivescovo di Rossano-Cariati e succede, in tal modo, all’arcivescovo Antonio Cantisani eletto, lo stesso giorno, alle sedi di Catanzaro e di Squillace. E la Chiesa di Catanzaro-Squillace è una costante che ritorna nel ministero episcopale di Sprovieri. Infatti, il 28 gennaio 1989 conferisce l’ordinazione episcopale a monsignor Antonio Ciliberti, il quale, dopo essere stato vescovo a Locri, fino al 1993, e arcivescovo a Matera-Irsina, fino al 2003, sarà metropolita di Catanzaro-Squillace, fino al 2011.

Il 25 novembre 1991 è trasferito alla sede metropolitana di Benevento che servirà per quattordici anni. Il 3 maggio 2006 Papa Benedetto XVI accoglie la rinuncia per i raggiunti limiti d’età, secondo quanto prevede il Codice di Diritto canonico. Da emerito torna a vivere a Cosenza, la cui amministrazione comunale gli conferisce, nel 2013, la cittadinanza onoraria.

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