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I carabinieri sul luogo del tentato omicidio

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Si chiama Antonio Marinaro, di 27 anni. Avrebbe sparato contro la finestra del palazzo dove i due sono stati feriti

COSENZA – Un giovane di 27 anni, Antonio Marinaro, è stato fermato dai carabinieri nell’ambito delle indagini sui fatti accaduti ieri a Schiavonea di Corigliano Calabro, dove un commerciante di 76 anni, Cosimo Sisto, ha ferito con alcuni colpi di pistola il figlio e la nuora e si è poi barricato in casa insieme alla moglie, arrendendosi ai carabinieri soltanto dopo alcune ore.

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La ricostruzione definitiva dei fatti da parte dei carabinieri, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari, ha consentito di definire il ruolo svolto nella vicenda da Marinaro, sposato con la figlia di Francesco Sisto, uno dei due feriti di ieri, figlio di Cosimo. Il giovane, con precedenti per reati contro il patrimonio, secondo quanto riferito nel corso di un incontro con i giornalisti nella sede del Comando provinciale di Cosenza dei carabinieri, cui ha partecipato il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, è accusato di avere sparato tre colpi di pistola dalla strada in direzione delle finestre dell’abitazione di Cosimo Sisto allo scopo di intimidire il commerciante. Agli spari ha fatto seguito la discussione degenerata ben presto in lite tra Cosimo Sisto, il figlio e la nuora culminata col ferimento di questi ulimi da parte del commerciante.

Antonio Marinaro è stato fermato con l’accusa di porto, detenzione e ricettazione di arma e spari in luogo pubblico (GUARDA IL VIDEO).

La vicenda, secondo quanto è stato riferito nel corso della conferenza stampa dal tenente colonnello dei carabinieri Piero Sutera, trae origine da vecchi risentimenti familiari e interessi personali legati alle attività economiche della famiglia Sisto. «Gli interessi economici – ha detto il procuratore Facciolla (nella foto in basso mentre parla con i giornalisti) – sono alla base di questa vicenda così complessa, che si trascinava peraltro da tanto tempo. L’alto Jonio cosentino é una zona in cui si é registrato negli ultimi tempi un aumento dei reati in ambito familiare. Si tratta di fatti gravissimi e ieri, in particolare, si é sfiorata l’ennesima tragedia».

Francesco Sisto e la moglie, Mina Gargiullo, sono ancora in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Annunziata di Cosenza, mentre la moglie è stata trasferita nel reparto di chirurgia toracica dell’ospedale di Bari.

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