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La tenda piantata in casa dell'anziano malato

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SCALEA (CS) – Vive in una condizione di forte disagio, assistito dal tutore legale, ma, arriva uno sconosciuto che, a quanto pare ha diversi problemi con la giustizia, e pianta letteralmente una tenda all’interno della casa. L’accaduto, è stato denunciato ai carabinieri dal tutore legale del 71enne pensionato, vittima di una presunta violazione di domicilio.

L’abitazione è quella di Giacomo Perrone, 71 anni, che, come abbiamo riferito in passato, viveva in una situazione di estremo degrado. Il fabbricato, con l’aiuto del tutore legale, Francesco Galati, è stato rimesso a nuovo. Il bagno completamente rifatto, la cucina resa perfettamente abitabile e all’interno non ci sono più i rifiuti che in passato Giacomo portava a casa.

In questi giorni, un 42enne C. C., residente a Romano di Lombardia in provincia di Bergamo, è entrato all’interno dell’abitazione e ha installato, nella sala tv, una tenda da campeggio con un materasso. Tutto questo, approfittando della particolare situazione di disagio in cui vive il 71enne di Scalea. Sul posto sono intervenuti più volte anche i carabinieri. Sono riusciti ad allontanare l’intruso dall’abitazione, ma, a quanto pare, il 42enne vi ha fatto ritorno approfittando dei momenti di assenza di controllo. Insomma una situazione che, secondo il tutore, Francesco Galati, si dovrebbe risolvere anche con la collaborazione dei servizi sociali del comune di Scalea. Il tutore Galati si reca più volte al giorno nell’abitazione di Giacomo Perrone che è affetto da particolari patologie ed è impossibilitato a provvedere da solo ai propri bisogni. Nell’ultimo periodo, lo stato di igiene e sanitario dell’abitazione sono assolutamente migliorati, a seguito di interventi mirati da parte dell’amministratore di sostegno, del Tribunale di Paola e della Procura della Repubblica.

I fatti, oggetto di denuncia, risalgono allo scorso 22 gennaio, intorno alle ore 20. Quel giorno, “L’interno dell’abitazione risultava regolare ed in ordine come l’avevo lasciata durante la mattinata – racconta Galati -. Il giorno successivo, intorno alle ore 13 circa, sono ritornato nell’abitazione trovando nella prima stanza, adibita a salotto, una tenda da campeggio, montata con staffe e copertura di tela ed internamente c’era un individuo a me sconosciuto, con le valigie e gli indumenti sparpagliati per l’abitazione”.

Lo stesso Giacomo ha riferito di non aver mai visto l’abusivo e di non sapere come sia riuscito ad entrare in casa. “Dopo essermi qualificato come amministratore di sostegno – racconta ancora Galati – mi veniva riferito che, non sapendo dove dormire e rifugiarsi, passando per caso da quella via, aveva spinto il cancello di ferro d’ingresso e la porta socchiusa, come di solito lasciati da Perrone, ed era entrato furtivamente nella prima stanza libera, e all’insaputa di tutti, aveva istallato la sua tenda da campeggio con il materasso interno, preoccupato anche dei propri problemi di giustizia”.

Con l’intervento dei carabinieri l’uomo era stato allontanato. Ma nei giorni successivi, il 24 gennaio, mentre il tutore legale entrava nell’abitazione ha nuovamente “incontrato” l’abusivo che, però, nel frattempo aveva smontato la tenda da campeggio. Anche nella serata del 25 gennaio la situazione si è ripetuta e l’abusivo è stato sempre trovato all’interno dell’abitazione mentre cenava. Ogni volta che è accaduta tale situazione è stato richiesto l’intervento dei carabinieri che sono arrivati immediatamente sul posto.

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