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RENDE (COSENZA) – Nuovi interventi per la riqualificazione del Polifunzionale. L’edificio firmato dall’architetto Pica Ciamarra nel 1972, primo nucleo storico del patrimonio edilizio dell’Unical, sarà oggetto di diversi interventi finalizzati a restituire bellezza e funzionalità alle strutture.

«Il rettore Nicola Leone – si legge nella nota diffusa dall’ateneo – porta avanti un altro obiettivo tra quelli inseriti nel suo programma per le politiche di sviluppo dell’ateneo con un primo piano di interventi urgenti, messi in cantiere per sottrarre dal degrado una buona parte delle strutture e per ripristinare l’efficienza dei servizi. Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione ha approvato una serie di progetti per manutenzione straordinaria, messa in sicurezza ed efficientamento energetico, per i quali è stato richiesto un finanziamento ministeriale di 8,5 milioni di euro, nell’ambito del Bando per il finanziamento di edilizia universitaria, che sono stati inseriti nel Piano Triennale Opere Pubbliche 2020/2022».

Il primo lavoro previsto è proprio la riqualificazione dell’ingresso del Dipartimento di Farmacia, che attualmente appare estremamente degradato, con interventi di impermeabilizzazione delle gradonate e sistemazione delle facciate e delle parti metalliche. Una serie di interventi in altre aree riguarderanno, invece, la riqualificazione delle principali aule quali quella Gialla e la Circolare, alcuni servizi igienici saranno rifatti totalmente e con particolare attenzione all’utilizzo di dispositivi anticontagio quali rubinetterie a sfioramento e pannelli divisori in materiale estremamente lavabile e durevole, nonché il rifacimento delle coperture dei capannoni G e L.

«Tutte le scelte progettuali – precisa l’Unical – perseguono una elevata qualità dell’intervento attraverso il miglioramento della funzionalità con la sistemazione dei percorsi di accesso, con il rifacimento dei viali e dei camminamenti, con la sistemazione delle coperture, alcune delle quali progettate come vere e proprie piazze e luoghi di incontro dei giovani studenti universitari e dei cittadini dell’hinterland, la ristrutturazione delle principali aule, la ricerca della sicurezza tanto nella scelta dei materiali adoperati quanto nella garanzia di realizzare spazi salubri con la risoluzione dei problemi di infiltrazione d’acqua piovana che oggi rende inagibili alcuni ambienti, e la elevata sostenibilità ambientale mediante utilizzo di materiali e soluzioni ecosostenibili, come la scelta di pavimentazioni con pietre locali, e di elevata innovazione tecnologica quali la scelta delle guaine e delle pellicole per la riduzione dell’irraggiamento solare sulle ampie vetrate presenti».

«Questi ultimi aspetti – si legge ancora nel comunicato – sono pienamente compatibili con il miglioramento e l’efficienza energetica in quanto comportano un maggiore isolamento termico. L’importo complessivo dei lavori per il progetto di riqualificazione dell’edificio Polifunzionale è di 1,9 milioni di euro. L’inizio dei lavori è previsto entro il 2020 con conclusione entro il 2021. Il piano di interventi è stato curato da un’unità operativa con tecnici dedicati in maniera prioritaria alle necessità manutentive del Polifunzionale per risolvere i numerosi problemi agli impianti tecnologici (elettrici, di climatizzazione), il riammodernamento delle aule didattiche e dei servizi igienici annessi. Inoltre il CdA ha approvato altri progetti di sostituzione e sanificazione delle canalizzazioni aerauliche degli impianti di condizionamento dell’Ateneo, efficientamento energetico degli impianti termici, efficientamento energetico relativo agli impianti di illuminazione esterna del campus dell’Università della Calabria, realizzazione di due lotti di impianti fotovoltaici da installare sulle coperture di 38 cubi, con ristrutturazione delle impermeabilizzazioni. È previsto anche l’ampliamento e l’adeguamento dell’impianto di videosorveglianza, dei presidi di sicurezza per la radio-protezione e degli impianti UPS. Saranno, infine, sostituiti gli impianti elevatori a servizio di alcune strutture dell’Ateneo».

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