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AMANTEA – Regali gastronomici a casa del finanziere in occasione della Pasqua. All’alba di ieri è scattata la perquisizione degli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza a casa dell’imprenditore, ex sindaco e consigliere regionale della Calabria, Franco la Rupa, 60 anni. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati dai magistrati della Procura di Paola. L’ex primo cittadino di Amantea è accusato di calunnia.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, qualche giorno prima del primo aprile scorso, giorno di Pasqua, verso le 21 di sera una donna ha bussato alla porta dell’abitazione di un sottufficiale delle fiamme gialle e alla figlia del militare ha lasciato prodotti gastronomici di qualità da parte di Franco La Rupa ed è andata via. In quel momento il finanziere non era in casa ed è stato contattato telefonicamente dalla figlia. Un episodio che ha provocato la ferma reazione del militare.

Assieme alla figlia sono riusciti a rintracciare la donna che aveva effettuato la consegna e l’hanno invitata a ritornare a casa per riprendersi le regalie dell’ex politico. E così è stato. Dell’accaduto il finanziere ha informato i suoi superiori e la procura ha deciso di aprire un’indagine. Ci sono diversi aspetti da chiarire in questa vicenda. Uno su tutti: il finanziere che ha ricevuto il regalo pasquale è uno di militari ha stava svolgendo un’attività investigativa sulla famiglia La Rupa. E probabilmente, per questo motivo, l’ex politico potrebbe aver deciso di mandare un cesto pasquale.

Questa e altre circostanze restano ancora tutta da verificare. Sta di fatto che per i magistrati di Paola avrebbe simulato tracce di una corruzione. Per fare completa luce sulla vicenda è stato indagato per calunnia reale. Ieri all’alba, su disposizione del procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, i finanzieri di Cosenza hanno fatto irruzione nell’abitazione di Amantea dell’ex primo cittadino. Gli investigatori hanno acquisito materiale informatico, cellulari, tablet, agendine. Dagli accertamenti in corso potrebbero emergere ulteriori elementi utili ai fini dell’attività investigativa.

Franco La Rupa è tornato ad essere un uomo libero il 13 aprile scorso. Era stato condannato in via definitiva per scambio elettorale politico-mafioso, il 12 aprile era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Paola in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’appello di Catanzaro, ma ha potuto beneficiare dell’indulto, concessione che inizialmente gli era stata negata dalla Procura generale, la stessa che con un giorno di ritardo ha accolto l’istanza del difensore del politico. E così, dopo una notte trascorsa in cella, l’ex amministratore di Amantea è ritornato al proprio domicilio. Non espierà la condanna a tre anni in cella ma resta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Adesso una nuova grana giudiziaria. Per ironia della sorte, due settimane prima di esultare per ritorno in libertà attraverso l’indulto, aveva mandato regali al sottufficiale della Guardia di Finanza. Una mossa che gli ha procurato nuovi guai.

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