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La presentazione del progetto

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TREBISACCE (COSENZA) – «Questa nuova idea progettuale per la realizzazione del nuovo percorso del tratto Sibari – Corigliano Rossano della statale 106 impatta al minimo con l’ambiente, riducendo moltissimo la previsione di opere d’arte e gallerie e abbatte notevolmente i costi». Ad affermarlo è stato il Responsabile Anas della Struttura Territoriale Calabria, Francesco Caporaso, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’idea progettuale per la realizzazione di un nuovo percorso del tratto Sibari – Corigliano Rossano della statale 106 ‘Jonica’, tenutasi ieri a Trebisacce.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, a cui hanno partecipato, oltre a Francesco Caporaso, il responsabile Anas Nuove Opere, Silvio Canalella, e l’amministratore delegato di Sirjo Spa e progettista del Contraente Generale, Salvatore Lieto, è stato anche illustrato lo stato di avanzamento dei lavori del 3° megalotto, Sibari – Roseto.

Per quanto riguarda l’idea progettuale del nuovo percorso Sibari – Corigliano Rossano l’intervento prevede il raddoppio della carreggiata della Statale 534 dall’attuale punto terminale fino all’innesto della nuova 106, in corrispondenza all’attuale svincolo per Cassano (che verrà completamente ammodernato) mediante la costruzione di una strada di tipo Extraurbano Principale tipo B, a due carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, fino al torrente Coserie, in agro di Rossano.

«La vecchia idea progettuale del percorso Sibari –Corigliano Rossano, quella prevista nell’8° megalotto, era un progetto collinare – ha spiegato il Responsabile Anas della Struttura Territoriale Calabria, Francesco Caporaso – che prevedeva la realizzazione di numerosissimi ponti e gallerie con costi molto elevati e presentava un grossissimo problema che si scontra con le prescrizioni del ministero, cioè presentava un problema di capacità di attrazione del traffico».

Il tracciato illustrato ieri, rispetto all’originario del Megalotto 8 (nel suo stralcio fino al torrente Coserie), «è più spostato verso la costa, e consente – è stato spiegato – l’eliminazione delle 23 gallerie (per complessivi 11 km) presenti sul precedente tracciato oltre a una sensibile riduzione dei viadotti, limitati allo scavalcamento delle fiumare e al superamento delle zone a rischio idraulico nonché gli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo».

«Al fine di minimizzare l’impatto con l’ambiente e l’utilizzo del suolo si è cercato di trovare una soluzione nel corridoio ferroviario esistente analizzando un’idea progettuale a quattro mani con Rete ferroviaria Italiana che potesse garantire l’eventuale – ha evidenziato Francesco Caporaso – raddoppio della ferrovia. Si è cercato quindi di portare il tracciato verso il corridoio ferroviario, impattando al minimo con l’Ambiente, riducendo moltissimo la previsione di opere d’arte e gallerie e abbattendo notevolmente i costi. La nuova idea progettuale ha una stima di circa 500 milioni di euro di costo a fronte dello stralcio del vecchio megalotto che a oggi ha una previsione di costi attualizzata di circa un miliardo e 750 milioni di euro. Ottenendo, anche, un risultato importante che è quello richiesto dal ministero di far diventare il tracciato attrattivo anche per il traffico di breve percorrenza. Le nostre previsioni e le analisi di traffico – ha rimarcato Caporaso – ci dicono che il 75% dell’attuale traffico che corre sulla 106 in questa tratta verrebbe assorbito dal nuovo tracciato, riducendo quindi anche la questione dell’incidentalità e del livello di servizio molto carso che attualmente è presente”.

La Regione Calabria ha chiesto al Ministero l’inserimento nel nuovo contratto di Programma di questa nuova idea progettuale e ha chiesto la copertura finanziaria necessaria per realizzare l’opera. Anas realizzerà ciò che verrà approvato e verrà inserito nel nuovo contratto di Programma”, ha concluso Francesco Caporaso.

Per quanto attiene i lavori del 3° megalotto, il responsabile Anas Nuove Opere, Silvio Canalella, e l’amministratore delegato di Sirjo Spa e progettista del Contraente Generale, Salvatore Lieto, nel corso dell’incontro con i giornalisti, hanno affermato che «le attività, allo stato attuale, presentano una produzione, per soli lavori, pari a circa 240 milioni di euro, corrispondente a circa il 25%. Aggiungendo quelle relative alle procedure espropriative e allo spostamento delle interferenze, la produzione complessiva supera i 300 milioni di euro, a fronte dell’investimento totale previsto, pari a 1,335 miliardi di euro».


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