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Un altro crollo nel centro storico di Cosenza

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COSENZA – Ennesimo crollo nel centro storico della città bruzia. Stavolta l’immobile interessato si trova in via Agostino Casini e a cadere, per la precisione nel pomeriggio di ieri, è stato un solaio.

Due grossi boati si sono succeduti l’uno dopo l’altro, destando non a caso l’allarme delle famiglie residenti nelle immediate vicinanze e pure di quelle al piano terra dello stesso palazzo (disabitato solo ai piani superiori).

Le famiglie in questione, senza pensarci su due volte, hanno lasciato tutto ciò che stavano facendo per mettersi al riparo. Ancora una volta, sul posto si sono recati i Vigili del Fuoco e gli Agenti della Municipale (presenti anche la dirigente della Protezione civile Antonella Rino e l’assessore comunale Alessandra De Rosa). E ancora una volta, fortunatamente, non si è registrato alcun danno alle persone.

Così come nessun ferito s’era registrato una manciata di giorni fa, nel crollo che aveva riguardato due palazzi del rione Santa Lucia. Allora, tra le cause citate, un brutto temporale. Stavolta del maltempo non v’è traccia.

La dirigente Rino ha preannunciato che il Comune si determinerà non appena sarà consegnata la relazione tecnica dei vigili del fuoco. Se dovesse emergere una situazione di inagibilità per l’intero stabile, sarà presumibilmente adottata, da parte del Comune, un’ordinanza di sgombero per l’appartamento.  

L’Amministrazione ha dato la disponibilità a reperire un’altra sistemazione per i nuclei residenti.  «Bisogna fare qualcosa e uno strumento valido è il Cis, nella misura in cui si permetta di aggiungervi altre somme, da destinare, ad esempio, agli interventi del Comune in danno ai privati», spiega Francesco Alimena, abitante del centro storico e portavoce di “CASCo – Comitato Area Storica Cosenza” che quotidianamente si batte per la causa della protezione e riqualificazione sociale, strutturale e paesaggistica dei quartieri che compongono Cosenza antica. «L’ultima denuncia di CASCo – prosegue Alimena – è stata la segnalazione inoltrata alla Protezione civile in merito al crollo di un cornicione di Palazzo Campagna, di cui nessuno si è accorto».

«Siamo all’assurdo», commentano invece i membri del “Comitato Piazza Piccola” che, lo scorso 14 giugno, hanno inoltrato una richiesta di interventi urgenti, rispetto alla parte vecchia di città, al prefetto di Cosenza Cinzia Guercio e, ancora, insieme ad altre realtà e gruppi associativi (Associazione Santa Lucia, Associazione San Pancrazio, LupiAmbiente odg) hanno redatto un documento in cui si chiede una legge speciale per il centro storico per «espropriare i beni privati, garantendone il recupero attraverso i finanziamenti del Recovery Plan, dal momento – scrivono – che i suoi obiettivi risultano aderire alle prospettive di recupero, ripartenza, inclusione e di contrasto alla marginalità e povertà».

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