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Franco Corbelli

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TORANO CASTELLO (COSENZA) – «Un errore, una inutile forzatura. Bastano le restrizioni e i divieti già in atto». Il leader del Movimento Diritti Civili contesta la decisione della presidente della Regione, Jole Santelli, di dichiarare zona rossa il territorio di Torano Castello (LEGGI), suo luogo nativo e di residenza,  dopo i casi di positività registrati nella Rsa Villa Torano.

Franco Corbelli invita la Governatrice «a rivedere e revocare subito perché, per la particolarità e ubicazione della casa di riposo dello Scalo (ai confini tra i comuni di Torano e Bisignano e distante chilometri dai centri abitati di Sartano e Torano Centro)» e  giudica «al di là del numero dei contagiati, un errore, una inutile forzatura che creerà solo nuovi disagi alla popolazione, senza alcun concreto beneficio, perché sono più che sufficienti le restrizioni e i divieti già in atto come in tutti gli altri comuni» e si chiede invece  «perché non sono stati eseguiti, per oltre un mese, i tamponi nella Rsa di Torano, così come disposto, per tutte le strutture sanitarie della regione, dalla stessa Governatrice calabrese e nonostante l’emergenza regionale e nazionale delle case di riposo? Tamponi che se effettuati in tempo avrebbero potuto prevenire e scongiurare questa situazione che arreca un danno enorme ad un comune, il nostro, quello di Torano, che sino ad oggi era riuscito, con comportamenti rigorosi ed esemplari, a restare immune dal contagio con zero casi positivi».

Corbelli ricorda che «in questi ultimi 50 giorni  ho sempre avuto la preoccupazione della casa di riposo del mio comune.  E in ogni telefonata con il Sindaco Raimondo ho, ogni tre quattro giorni sempre chiesto della situazione a Villa Torano, se fosse tutto a posto. E ho sempre avuto, afferma Corbelli, rassicurazioni che non c’erano problemi. Devo dare atto al sindaco Raimondo che, in tutto questo periodo, ha sempre fatto, con assoluto rigore, tutto quello che era nelle sue competenze. Chiedo per questo a chi era, per legge, preposto a farlo: perché, per oltre un mese, non  sono stati fatti fare i tamponi a Villa Torano? Perché non si sono fatti sino a ieri i tamponi ai pazienti, ai dipendenti e operatori sanitari? Perché si è aspettato il primo caso sospetto per intervenire? Perché nonostante l’ordinanza della Presidente della Regione nella Rsa di Torano non si sono fatti i tamponi, nonostante le case di riposo per anziani siano  la priorità assoluta, l’emergenza numero uno, visto quello che sta succedendo in alcune Rsa della Calabria e in tante altre parti d’Italia nelle case di riposo? Qualcuno  – afferma Corbelli in una comunicato stampa – dovrà dare delle risposte a questi legittimi interrogativi. Intanto, nonostante la situazione delicata, serve mantenere la calma e non creare alcun allarmismo. C’è tanta amarezza e comprensibile preoccupazione e anche un po’ di rabbia perché il nostro comune era sino ad oggi rimasto immune al contagio con zero casi. E adesso invece per la vicenda di Villa Torano, per colpa dei mancati tamponi e degli interventi preventivi, si parla di Torano come di un nuovo caso. Riusciremo comunque a superare anche questo momento difficile. Alla Presidente Santelli chiedo di rivedere e revocare l’ordinanza perché è sbagliato dichiarare la zona rossa, per la particolarità della situazione e dell’ubicazione della stessa Rsa Villa Torano, che si trova, in località Scalo, al confine con il comune di Bisignano, lontana chilometri dai centri abitati di Sartano e  Torano. E poi perché il grosso del personale (oltre 30 dipendenti) della  Rsa sono di Bisignano e di altri centri vicini. Solo un numero limitato di dipendenti  sono infatti di Torano. Così come i pazienti ricoverati. Sono quasi tutti di altri comuni. A che serve dunque chiudere solo Torano, senza chiudere anche gli altri comuni interessati?  Bisogna invece isolare i positivi, metterli in quarantena, nell’albergo vicino, adiacente la struttura di ricovero per anziani, identificare tutti i loro contatti e lasciarli in isolamento a casa. Bastano queste misure stringenti  già in atto in tutti i comuni. E pensando poi a tutte le altre Rsa della Calabria a intervenire subito con i controlli per scongiurare che si ripeta quello che è successo a Villa Torano».   

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