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SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – La grande siccità di questi giorni ha fatto sì che per la prima volta nel più grosso centro della Sila, dalle  22 fino alle  6 del mattino mancherà l’acqua nelle case dei sangiovannesi. È questa la decisione intrapresa dall’amministrazione comunale e comunicata nella giornata dell’altro ieri per far sì che almeno il prezioso liquido possa scorrere nelle case durante le ore diurne. Nelle ore notturne – almeno così si spera in virtù della soluzione adottata  si potrà procedere a riempire le cisterne.

La decisione, come facilmente immaginabile, ha scatenato una serie di polemiche sia fra i cittadini che nelle forze politiche avverse all’attuale amministrazione comunale.

Il primo a dirne di cotte e di crude è stato il consigliere comunale di minoranza, Pietro Silletta: «Nei rubinetti delle nostre case manca l’acqua. Non era mai successa una cosa del genere: che a San Giovanni in Fiore venisse sospesa la fornitura idrica in modo tale da non potersi nemmeno lavare il viso la mattina o farsi una semplice barba. Non siamo un paese di mare o la città capoluogo, dove ogni fabbricato è dotato di impianti autoclave: siamo a San Giovanni in Fiore, capitale dell’acqua. Siamo in balìa della onde o meglio delle orde barbariche alaricane, un gruppo di sprovveduti che in pochi mesi sta portando  il nostro Comune al tracollo: improvvisazione allo stato puro».

Quella di Silletta non è una voce isolata perché anche le varie associazioni dei commercianti si sono scagliate contro la scelta di sospendere l’acqua nelle ore notturne. «Siamo appena usciti da una gravissima crisi sanitaria, che ci ha visti costretti a chiudere le nostre attività per molti mesi ed ora siamo costretti a chiudere per la mancanza di acqua nelle ore notturne» sottolineano alcuni di loro con sommo disappunto.

A loro e al consigliere comunale, Pietro Silletta, crisponde a nome dell’amministrazione comunale, l’assessore comunale Luigi Foglia. «Il consigliere comunale Pietro Silletta continua a fare politica su Facebook – attacca l’amministratore comunale – ma ignorando i fatti e le cause dei problemi. Solita musica: accuse e invettive dal pc che, nonostante le nostre spiegazioni puntuali, generano rabbia e avversione diffuse. Tutti hanno il diritto di candidarsi e di cercare il consenso elettorale, ma sempre nel rispetto della verità e del lavoro altrui».

In otto punti, dettagliati e puntuali, l’assessore Foglia ricorda i motivi della sospensione: la grande carestia idrica in atto e i provvedimenti  che la società Sorical sta attuando, riducendo la portata idrica nei serbatoi del comune. Poi l’esortazione, rivolto a Silletta: «Ti invito a dare il tuo contributo fattivo, perché non è più tempo di parole, di guerre politiche e di azioni virtuali».

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