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CATANZARO – Indignazione e preoccupazione «per la sospensione delle attività di ricovero dovuta alla grave carenza di personale medico specializzato» che si è venuta a determinare nella Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Ospedale di Castrovillari (Cosenza) sono state espresse dal presidente regionale dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo) Paolo Gambardella al Commissario ad Acta, Saverio Cotticelli, al dirigente generale Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie Regione Calabria, Antonio Belcastro, al Commissario ad interim dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli.

«Tale decisione – afferma in una nota Gambardella – appare inconcepibile e assolutamente irrazionale». Attualmente, riferisce il presidente Aipo Calabria, «nell’U.O. di Pneumologia è in servizio un solo medico che deve assistere i pazienti ancora degenti nell’U.O. ed ancora non dimissibili». E aggiunge: «La Pneumologia di Castrovillari da tantissimi anni è punto di riferimento per i pazienti affetti da patologie dell’apparato respiratorio residenti nella zona nord della Calabria. Gli specialisti pneumologi svolgono attività, con professionalità e dedizione, nel campo dell’insufficienza respiratoria, terapia subintensiva respiratoria e ventilazione polmonare non invasiva, disturbi respiratori del sonno, pneumologia interventistica. Per giunta la sospensione del Servizio avviene per assurdo – dice ancora Gambardella – in un momento nel quale il ministero della Salute ha decretato lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 ed in tutto il territorio nazionale ci si sta attivando per aumentare il personale sanitario allo scopo di fronteggiare l’emergenza».

In tal senso, sottolinea ancora l’esperto, «le Unità Operative di Pneumologia sono coinvolte in primo piano nella gestione delle manifestazioni respiratorie di tale malattia che possono giungere fino alla grave insufficienza respiratoria con necessità di ossigenoterapia ad alti flussi e di ventilazione polmonare non invasiva e invasiva».

L’Associazione Nazionale Pneumologi Ospedalieri esorta quindi «ad attivare con la massima urgenza tutte le procedure, previste in caso di emergenza, per la selezione di specialisti pneumologi e la rapida riapertura del Reparto. Se ciò non avvenisse, assumersi la responsabilità dell’interruzione del Servizio in un tale contesto storico, anche considerato che il primo caso di Covid-19 si è verificato proprio nella provincia di Cosenza, sarebbe un grave atto a discapito della tutela della salute dei cittadini calabresi».

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