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La messa celebrata a Castrolibero

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CASTROLIBERO (COSENZA) – «Sono stato autorizzato dalla Curia» dice don Franco Zumpano, sacerdote che ieri mattina ha lasciato Rogliano, dove vive, ed è andato a celebrare messa nella sua parrocchia, quella del Santissimo Salvatore nel centro storico di Castrolibero. Una celebrazione trasmessa in diretta streaming su Facebook, sulla pagina della stessa parrocchia, e che, tra lettori, coro e organo, lascia pure intuire la presenza di qualcun altro, poche persone, nonostante la chiusura ai fedeli.

Una celebrazione, però, che ha destato qualche apprensione, soprattutto perchè Rogliano, insieme alla vicina Santo Stefano, è uno dei Comuni chiusi dalle ordinanze regionali dopo i diversi contagi registrati e che hanno colpito anche gli amministratori locali. Il sacerdote, tra l’altro privo di mezzi propri, per raggiungere la sua parrocchia ha necessità di passaggi, sia all’andata che al ritorno. E mentre gli interrogativi sull’opportunità di questa situazione, nelle ore, hanno cominciato a rincorrersi, come al solito, via social, il sacerdote è tornato al suo domicilio di Rogliano, ricordando anche «che sono pure residente a Castrolibero da vent’anni» come a sottolineare che da un punto di vista formale sia tutto in regola.

E infatti, anche alla luce del recente accordo raggiunto tra Cei e Ministero dell’Interno e che riguarda le limitazioni da rispettare per le celebrazioni pasquali, la celebrazione di don Franco è perfettamente in regola. «Per garantire un minimo di dignità alla celebrazione durante tutti i riti» si legge nell’accordo, viene “ampliato” il numero dei partecipanti comunque limitato «ai celebranti, al diacono, al lettore, all’organista, al cantore e agli operatori per la trasmissione», considerato che non ci sarà partecipazione di popolo ma tutte le cerimonie vanno trasmesse in tv o online. Lo stesso sacerdote può lasciare la sua città per celebrare il suo ministero, al pari delle ormai celeberrime “comprovate esigenze lavorative” munendosi dell’autocertificazione.

Resta però il dubbio sull’opportunità di lasciare un focolaio come Rogliano per andare in un altro posto. Opportunità che si riproporrà anche nei giorni a venire, visto che il calendario prevede le celebrazioni del triduo pasquale a partire da giovedì.

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