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COSENZA – San Lucido diventa la prima “zona rossa speciale” della Calabria, almeno fino al 19 aprile. Con 52 persone contagiate nonostante la “blindatura” il focolaio del Tirreno cosentino preoccupa così tanto da valutare il trasferimento in una struttura dedicata di tutti i pazienti positivi.

Per ora vige il divieto di allontanamento dal territorio per tutti, esclusi operatori sanitari e chi gestisce l’emergenza, forze dell’ordine e titolari di attività non chiuse dai decreti ministeriali. Questi ultimi però «dovranno dimostrare che lo spostamento è strettamente indispensabile e non differibile».

La vera novità sta nell’obbligo per chiunque si muova nel Comune e fuori da esso dell’uso dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti). A preoccupare la Regione è l’incremento del 900% dei casi, con 4 decessi, nonostante la zona rossa. Un aumento passato da 0,9 casi ogni mille abitanti a 8,8 casi ogni mille. Insomma, il focolaio rischia di diventare incontrollabile.

Il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza fa notare come la «convivenza di soggetti risultati negativi al test, con quelli affetti da Covid-19, stia determinando la diffusione del virus, atteso che nelle singole abitazioni non si riesce ad assicurare una divisione di ambienti che possa garantire l’isolamento dei contagiati».

Non solo: «il monitoraggio dei pazienti attraverso la sorveglianza attiva e l’esecuzione dei tamponi non è stato finora un rimedio sufficiente a contenere i contagi». Che fare? Tutti i positivi dovranno andare in quarantena lontani dalle famiglie possibilmente «in strutture dedicate». Adesso la commissione prefettizia del Comune e l’Asp dovranno trovarla.

I CONTAGI IN REGIONE

A Catanzaro sono 184 positivi: 55 in reparto; 7 in rianimazione; 82 in isolamento domiciliare; 16 guariti; 24 deceduti. 173 sono i residenti in provincia, seguono poi 2 pazienti da Bergamo, 3 dalla provincia di Cosenza, 6 dalla provincia di Crotone.

In provincia di Cosenza sono 275 le persone positive, 17 decessi, 10 guariti. 191 sono in isolamento domiciliare (72 i sintomatici), 48 all’ospedale di Cosenza (4 in rianimazione, 34 tra Malattie infettive e Pneumologia, 10 a Rogliano), 3 al Mater Domini di Catanzaro (2 in rianimazione e 1 al reparto Covid), 6 a Cetraro. La ripartizione per comuni, nel totale sono compresi decessi e guarigioni, è la seguente: San Lucido 52 (4 deceduti, 1 guarito), Corigliano-Rossano 39 (3 deceduti, 1 guarito), Rogliano 31 (1 deceduto), Oriolo 23, Cosenza 22 (1 deceduto, 2 guariti), Bocchigliero 22 (due deceduti), Marzi 9, Belsito 5, Paola 5 (1 deceduto), Rende 5 (2 deceduti), Santo Stefano di Rogliano 5 (2 guariti), Amantea 4 (1 deceduto), Dipignano 4, Piane Crati 4, Altomonte 3, Cariati 3 (1 guarito), Carpanzano 3, Cetraro 3 (1 deceduto), Francavilla Marittima 3 (1 deceduto), Fuscaldo 3, Mangone 3, Scala Coeli 3, Cassano allo Ionio 2, Donnici 2, Figline Vegliaturo 2, Roggiano Gravina 2 (1 guarito), Terranova da Sibari 2, Casali del Manco 1, Castrovillari 1, Colosimi 1, Frascineto 1, Grimaldi 1, Marano Marchesato 1, Mendicino 1 (1 guarito), Montalto Uffugo 1, Parenti 1, Praia a Mare 1, Santa Maria del Cedro 1 (1 guarito), Tortora 1.

A Reggio Calabria i positivi sono 250: 37 ricoverati in reparto; 4 in rianimazione; 181 in isolamento domiciliare; 17 guariti; 11 deceduti.

A Vibo Valentia sono 61: 8 in reparto; 48 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 4 deceduti. Altri casi, che porterebbero il conteggio a 71, sono in fase di verifica.

A Crotone il totale è di 113 infetti: 18 in reparto; 80 in isolamento domiciliare; 4 guariti; 5 deceduti, e 6 ricoverati a Catanzaro.

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