Coronavirus in Calabria, positivi due bimbi "negativizzati" il mese scorso

COSENZA – Due bambini della quarta elementare di una scuola di Fuscaldo sono rimasti nuovamente contagiati, a distanza di tre mesi, dopo essere guariti dal coronavirus. I piccoli erano risultati positivi lo scorso mese di novembre e poi negativizzati, salvo risultare nuovamente contagiati nei giorni scorsi.

La classe che frequentano è stata messa in quarantena dal sindaco Gianfranco Ramundo su prescrizione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

A Paola, invece, ha chiuso per due giorni, per consentire la sanificazione di tutti i locali, la scuola elementare dove è stato registrato un caso tra gli alunni. Insegnanti e ragazzini sono stati tutti sottoposti a tampone e risultati negativi.

Ciò conferma la validità del sistema adottato da quel plesso scolastico paritario in tema di prevenzione da coronavirus. Il distanziamento, la continua sanificazione degli ambienti, il controllo puntiglioso e l’attenzione riservata ai bimbi, ha scongiurato che il contagio si propagasse.

Tutti gli alunni di quella classe sono stati sottoposti a quarantena, unitamente ai compagni di altre due classi ove insegna lo stesso personale docente. Le quarantene sono state spiccare ieri dal sindaco di Paola, Roberto Perrotta, sentita l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Sempre a Paola, il Covid è tornato ancora una volta presso il Palazzo di Giustizia di via Falcone e Borsellino, dove sono risultati contagiati due operatori giudiziari. L’altro ieri mattina, infatti, il Presidente e il Dirigente facente funzione del Tribunale hanno “disposto con effetto immediato (fino a nuova disposizione e per non pregiudicare l’efficacia dell’eventuale intervento dell’Autorità sanitaria) la chiusura della cancelleria dibattimento penale collegiale” in quanto due unità di personale sono risultate essere contagiate.

«Per attività urgenti ed in scadenza – è stato altresì comunicato – gli avvocati ed i professionisti interessati potranno rivolgersi alla cancelleria dibattimento penale monocratica secondo le misure organizzative vigenti», conclude la comunicazione.