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Posti di terapia sub-intensiva

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COSENZA – Un anno intero di pandemia per produrre zero nuovi posti letto nelle Terapie intensive e sub-intensive dell’Asp di Cosenza. Così si legge nella relazione del commissario Vincenzo Carlo La Regina, chiamato da pochi mesi a gestire l’Asp. Testo che ritorna attuale in questi giorni di affanno per l’Annunziata, costretta a trasferire i pazienti a Catanzaro invece che nelle strutture dell’Asp provinciale.

SOLO 12 POSTI LETTO PER TRE OSPEDALI

In servizio effettivo nell’Asp di Cosenza ce ne sono solo dodici. Due a Castrovillari (che ne dovrebbe avere 10), quattro allo spoke di Rossano (10 previsti), zero a Corigliano, zero a Paola (4 attivabili) e sei a Cetraro già attivi. Il conto è imbarazzante: 30 previsti dal Dca, 12 attivi, 18 attivabili, 100 “ipotetici”.

SUB INTENSIVE MAI ATTIVATE

Molto peggio la situazione della terapia sub-intensiva. Sarebbero 26 i posti attivabili nei tre spoke. Dieci sono stati attivati in queste settimane. Mentre il totale dei posti “covid” ammonta a 50 con altri 22 attivabili nelle prossime settimane.

I LAVORI

Nel Dca 91 firmato da Cotticelli sulla riorganizzazione ospedaliera c’era tutto, il problema è che i lavori di adeguamento sono ancora “in itinere”. A Castrovillari non è partita la ristrutturazione del primo piano per ospitare otto posti letto di Terapia intensiva, stesso vale per il primo piano dell’ospedale di Rossano che ne dovrebbe ospitare sei. E al quarto piano dell’ospedale di Paola ancora non ci sono i 4 posti necessari. Zero anche se si guarda ai cosiddetti “percorsi dedicati Covid” nei Pronto soccorso dei tre ospedali spoke.

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