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Nino Spirlì

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CATANZARO – Troppi contagi, ricoveri e decessi legati al coronavirus e cinque comuni calabresi finiscono in zona rossa. Lo ha stabilito con un’ordinanza il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì.

Nell’atto si legge che «dalle ore 05,00 del 13 aprile 2021 a tutto il 26 aprile 2021 nel territorio dei Comuni di Acri, Altomonte, Crosia e San Giovanni in Fiore nella provincia di Cosenza e del Comune di Cutro, nella provincia di Crotone si applicano le misure della c.d. “zona rossa”».

Per quanto riguarda i territori della provincia di Cosenza, nell’ordinanza si precisa che «con nota prot.48265 del 12 aprile 2021 il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ha comunicato che: nel Comune di Crosia, negli ultimi 14 giorni, si sono registrati 172 nuovi casi, dei quali circa l’80% negli ultimi sette giorni, con 5 ricoveri ed un decesso; nel Comune di Acri, negli ultimi 14 giorni, si sono registrati 98 nuovi casi, dei quali circa il 93% negli ultimi sette giorni, con 13 ricoveri e 6 decessi; nel Comune di Altomonte, negli ultimi 14 giorni, si sono registrati 33 nuovi casi, dei quali circa il 73% negli ultimi sette giorni, con 2 ricoveri; nel Comune di San Giovanni in Fiore, negli ultimi 14 giorni, si sono registrati 96 nuovi casi, dei quali circa il 48 % negli ultimi sette giorni, con 3 ricoveri e 5 decessi».

Per il Crotonese, invece, si sottolinea come «con nota prot.14061 del 12 aprile 2021 il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone ha comunicato che nel Comune di Cutro, nell’ultima settimana, si è registrato un elevato incremento dei nuovi casi confermati; – in particolare dai dati analizzati a livello regionale, nel Comune di Cutro si rileva un aumento negli ultimi sette giorni pari a 74 nuovi casi, con 2 ricoveri e 1 decesso».

«Nei Comuni sopra citati – si legge ancora nell’ordinanza – si assiste ad un trend fortemente crescente nelle ultime 2 settimane e, in particolare, negli ultimi 7 giorni e si registra una incidenza, rispetto alla popolazione residente, superiore ai livelli di allerta; tale situazione è suscettibile di ulteriore incremento alla luce di ulteriori test effettuati in attesa di conferma».

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