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L'ospedale Chidichimo di Trebisacce

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TREBISACCE (COSENZA) – Manca l’aria condizionata nell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce. A darne notizia il responsabile dell’Alto Jonio per la direzione provinciale di Italia del Meridione, Andrea Renne che aggiunge: “Purtroppo, da quanto appreso, il danno sarebbe irreparabile poiché si è danneggiata l’intera centralina”.

“Con l’ondata di caldo africano di questi giorni – evidenzia Renne -, dove sono stati sfiorati i 40 gradi all’ombra, gli anziani pazienti ma anche tutto il personale sanitario e coloro che lavorano presso gli uffici starebbero affrontando un enorme disagio, se si considera che diversi anziani, nel reparto di Lungodegenza, hanno già manifestato dei malori proprio causati dal caldo e dalla mancanza della giusta refrigerazione dell’ambiente”.

Andrea Renne, a nome del movimento Italia del Meridione, “dal momento che per la risoluzione del problema è necessario un atto deliberativo”, chiede un intervento tempestivo del commissario La Regina “affinché intervenga al più presto e il problema trovi una risoluzione immediata”.

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza al personale – conclude Renne -, costretto a lavorare in condizioni precarie, ma soprattutto agli anziani pazienti costretti a sopportare una simile barbarie”.

Da quanto appreso dal direttore sanitario facente funzione, Antonio Adduci, pare che la procedura amministrativa per l’acquisto della nuova centralina il cui costo si aggira sui 50 mila euro, è già in fase di espletamento.

A tale notizia di evidente disagio, ne aggiungiamo un’altra che ci spinge ad essere ottimisti sul futuro del Chidichimo. Pare che la dottoressa Ketty Sinopoli, organica al pronto soccorso di Trebisacce, dopo circa un anno dal suo trasferimento da Praia a Mare, dal prossimo 1° luglio lascerà il presidio ospedaliero sullo Jonio cosentino, per approdare altrove. Il suo trasferimento aveva creato allarmismo in quanto il personale medico nel reparto delle emergenze urgenze del presidio sanitario di Trebisacce sarebbe rimasto in numero insufficiente per garantire il servizio h 24.

Anche in questo caso, Italia del Meridione, con Andrea Renne, appresa la notizia del trasferimento della dottoressa Sinopoli, ha chiesto al Commissario dell’Asp di Cosenza, La Regina, di procedere alla sostituzione della dottoressa trasferita che avrebbe presentato istanza per riavvicinarsi al territorio dal quale proviene, ovvero dalla provincia di Reggio Calabria.

Il trasferimento della dottoressa Sinopoli, tra l’altro è stridente rispetto alla recente configurazione ospedaliera decretata dal Commissario ad acta, Andrea Urbani, nominato dal Consiglio di Stato per dare attuazione alle sentenze di riapertura agli acuti del presidio di Trebisacce, con decreto che prevede anche l’acquisizione di personale medico e paramendico necessario a completare l’organico dell’ospedale.

Ebbene, anche se non vi è l’ufficialità della notizia da parte dell’Asp di Cosenza, la surroga della dottoressa Kelly Sinopoli dovrebbe avvenire in quanto un medico originario della Sibaritide ed in servizio, pare, nelle Marche, avrebbe chiesto il trasferimento per il comprensorio d’origine.

Senza dimenticare che il dottore Calienni, già al pronto soccorso di Trebisacce e trasferito nello stesso reparto di Corigliano, potrebbe rientrare senza aggravio di spese da parte dell’Asp cosentina.

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