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Lo svincolo di Fuscaldo della Statale tirrenica

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SCALEA (COSENZA) – Alcune volte gli angeli arrivano al momento giusto e nel posto giusto. E’ il caso di una volante della polizia stradale di Scalea, in servizio lungo la strada statale 18, che da una presunta violazione della segnaletica orizzontale si è trovata a Fuscaldo ad agevolare i soccorsi per una giovane tredicenne.

Ora la famiglia vuole ringraziare ufficialmente i componenti della volante della polizia stradale di Scalea per il tempestivo intervento, per quanto è stato fatto per salvare la vita alla giovane ragazza di 13 anni e per la cura e l’attenzione riservata anche nelle ore successive.

«Non c’è modo di dubitare – affermano i familiari al telefono con il cronista – sulla professionalità e sull’umanità dimostrata dalla polizia stradale di Scalea. In alcuni casi le forze dell’ordine, la polizia, viene criticata per azioni repressive che hanno la loro importanza; ma noi possiamo affermare con certezza che in quelle divise batte un cuore e che gli angeli esistono davvero, perchè hanno subito capito la gravità della situazione e si sono attivati per contribuire a salvare una vita umana».

La polizia stradale di Scalea, da quanto si è appreso, ha notato una Fiat Panda di colore giallo che si immetteva sulla statale 18, in direzione Sud, a Fuscaldo, violando la segnaletica orizzontale. L’auto è stata fermata qualche metro più avanti. Ed è stato in quel momento che la donna alla guida, Daniela Santagata, in compagnia della figlia tredicenne, in stato di agitazione ha spiegato agli agenti della polizia stradale che la giovane, con patologie cardiache, aveva bisogno di soccorso. E la tredicenne, in effetti, respirava già a fatica e lamentava forti dolori al petto e allo stomaco. A quel punto la polizia stradale ha fatto da apripista alla Fiat Panda, nella trafficata Statale 18, fino al pronto soccorso. Ma gli agenti della stradale hanno poi fatto in modo che il personale sanitario potesse attivarsi per soccorrere la giovane. L’assistenza è continuata fino a che il dottor Rosselli, impegnato in un intervento in codice rosso, non è riuscito a visitare la tredicenne.

I genitori della ragazza hanno voluto ringraziare personalmente i componenti della volante della polizia stradale di Scalea e successivamente hanno anche manifestato profonda riconoscenza per coloro i quali svolgono un lavoro delicato. «Hanno subito compreso – ci è stato riferito – la gravità del momento e non hanno esitato neanche un attimo a prendere in mano la situazione e ad agevolare il viaggio verso l’ospedale. Hanno dimostrato grande umanità anche nel voler restare accanto alla ragazza fino a che non è stata visitata. Un intervento che ricorderemo per sempre, grazie alla polizia stradale di Scalea, grazie alla polizia tutta e alle forze dell’ordine, giornalmente impegnate sulle nostre strade e nelle nostre città». 

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