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Controlli e tamponi alla stazione di Paola

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PAOLA – Giornata di intensi controlli da parte di Polfer e Carabinieri sui treni in arrivo alla stazione ferroviaria di Paola. Con l’inizio della “fase 2” ed il rientro di tanti studenti e lavoratori originari della Calabria rimasti bloccati al Nord dal giorno in cui è scoppiata l’emergenza coronavirus, diverse migliaia di persona stanno giungendo in Calabria per ricongiungersi con i proprio cari.

Tanta resta, comunque, la preoccupazione da parte delle istituzioni locali, della politica e dei cittadini, come registrato nei giorni scorsi, nell’ambito di un quotidiano dibattito sui rischi per i residenti, legati al rientro di migliaia di persone dalle regioni del Nord, dove importanti sono ancora i numeri sulla diffusione del contagio.

A Paola, in particolare, sono state controllate centinaia di persone rispetto alla registrazione dei rientri negli uffici sanitari regionali competenti. Non sono state riscontrate violazioni: chi era in viaggio, si era preventivamente registrato. Tutti dovranno ora mettersi in quarantena, anche se resta il problema dei tamponi che, com’è noto, non sono obbligatori, ma facoltativi e in tanti si sono rifiutati di farli.

Sulla vicenda si è espresso il consigliere regionale del Pd, Graziano Di Natale, presidente del Consiglio comunale di Paola. «I tamponi non possono essere facoltativi – ha attaccato il politico – la Regione chiarisca subito», riferendosi alla governatrice Jole Santelli. E, nel merito, ha aggiunto: «Sono a dir poco preoccupato di quanto sta succedendo in queste ore. Potrei dire che avevo ragione a chiedere l’obbligo dei tamponi. Alcuni sanitari mi riferiscono che i soggetti rientranti si stanno rifiutando di sottoporsi a tampone perché lo stesso sarebbe facoltativo. Questa cosa mette a serio rischio la sicurezza dei rientri e ho appena chiesto un intervento urgente della Regione che ha il dovere di fare chiarezza», ha concluso Di Natale.

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