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di ADRIANO MOLLO
COSENZA – Al peggio non c’è mai fine alla Camera di Commercio di Cosenza. L’aggregazione che ha perso le elezioni prova a sollevare un nuovo polverone presentando un nuovo ricorso al Tar firmato dall’avvocato Achille Morcavallo per conto dell’Assindustria di Cosenza (rappresentata dal presidente Natale Mazzuca e dal direttore Sarino Branda) contro il decreto del segretario generale che ha assegnato i seggi confermati dal presidente Scopelliti. 
Si tratta di un ricorso contro l’operato della Camera (ci sarebbero altri ricorsi in fotocopia di Confesercenti e Confartigianato), mentre all’ente viene impedito di costituirsi in giudizio per scelta imposta dal presidente della Camera stessa Giuseppe Gaglioti. E’ utile ricordare che Gaglioti è espressione di Assindustria e sostenuto dagli altri ricorrenti che, con questo escamotage, spera che l’ente perda il giudizio in modo che si realizzi il disegno deciso la scorsa estate di giungere attraverso il commissarimento  all’azzeramento delle procedure di rinnovo. Procedure che ,invece, sono oramai in dirittura di arrivo, infatti il presidente Scopelliti ha convocato per il 30 marzo l’assemblea per il rinnovo delle cariche. La scelta di Scopelliti di percorrere la strada della legalità e trasparenza respingendo le pressioni politiche fatte su tutti i consiglieri regionali di centrodestra e parte del Pd,  ha mandato su tutte le furie i rappresentanti delle associazioni sconfitte che nei giorni scorsi, non solo si sono recati alla Camera in fila indiana per chiedere l’accesso agli atti ma si è sfiorata anche la rissa con pesanti accuse nei confronti del segretario generale, la dottoressa Donatella Romeo. Inoltre, i rappresentandi di Confcommercio, Casartigiani e Coldiretti, hanno appreso che in modo del tutto illegale qualcuno all’interno della Camera avrebbe dato gli elenchi dei soci della parte avversa che sarebbero stato contattati direttamente dei vertici delle associazioni a tappeto  invitandoli a disdire le adesioni. Testimonianze che entreranno a far parte di un dossier che sarà reso pubblico nei prossimi giorni. «Un malcostume mai visto nella storia della Camera di Commercio di Cosenza», commenta un parlamentare che si appresta a sollevare la questione in parlamento. 
Ciò che ha mandato in collera il presidente Gaglioti e i vertici di Assindustria e Confesercenti è l’iniziativa della segretaria generale che ha inviato un promemoria al Tar di Catanzaro in cui smonta punto per punto le tesi sostenute nel ricorso. Una iniziativa della dottoressa Romeo fatta non solo a tutela della sua onorabilità ma nella qualità di Consulente tecnico d’ufficio in quando è stata demandata dal Tribunale a rivedere gli iscritti ed epurare gli elenchi di eventuali errori. Nella lettere la dottoressa Romeo riporta anche l’esito dei controlli effettuali sul 100% degli iscritti (che riproduciamo in questa pagina). A questo punto visti i toni dello scontro ci si chiede i motivi di cotanto accanimento nei confronti del segretario generale da parte dei vertici della Camera. Infatti la Romeo è la quarta segretaria nominata da Gaglioti in meno di 5 anni e tutti i predecessori si sono dimessi per l’incompatibilità ambientale. «Il sospetto, probabilmente – spiega un rappresentante delle associazioni di categoria – è che non si vuole il passaggio di mano per occultare operazioni poco chiare avvenute in questi anni a partire dalla Banca di Garanzia sui cui faremo chiarezza in tutte le sedi.»  

COSENZA – Al peggio non c’è mai fine alla Camera di Commercio di Cosenza. L’aggregazione che ha perso le elezioni prova a sollevare un nuovo polverone presentando un nuovo ricorso al Tar firmato dall’avvocato Achille Morcavallo per conto dell’Assindustria di Cosenza (rappresentata dal presidente Natale Mazzuca e dal direttore Sarino Branda) contro il decreto del segretario generale che ha assegnato i seggi confermati dal presidente Scopelliti. Si tratta di un ricorso contro l’operato della Camera (ci sarebbero altri ricorsi in fotocopia di Confesercenti e Confartigianato), mentre all’ente viene impedito di costituirsi in giudizio per scelta imposta dal presidente della Camera stessa Giuseppe Gaglioti. 

E’ utile ricordare che Gaglioti è espressione di Assindustria e sostenuto dagli altri ricorrenti che, con questo escamotage, spera che l’ente perda il giudizio in modo che si realizzi il disegno deciso la scorsa estate di giungere attraverso il commissarimento  all’azzeramento delle procedure di rinnovo. Procedure che ,invece, sono oramai in dirittura di arrivo, infatti il presidente Scopelliti ha convocato per il 30 marzo l’assemblea per il rinnovo delle cariche. La scelta di Scopelliti di percorrere la strada della legalità e trasparenza respingendo le pressioni politiche fatte su tutti i consiglieri regionali di centrodestra e parte del Pd,  ha mandato su tutte le furie i rappresentanti delle associazioni sconfitte che nei giorni scorsi, non solo si sono recati alla Camera in fila indiana per chiedere l’accesso agli atti ma si è sfiorata anche la rissa con pesanti accuse nei confronti del segretario generale, la dottoressa Donatella Romeo. Inoltre, i rappresentandi di Confcommercio, Casartigiani e Coldiretti, hanno appreso che in modo del tutto illegale qualcuno all’interno della Camera avrebbe dato gli elenchi dei soci della parte avversa che sarebbero stato contattati direttamente dei vertici delle associazioni a tappeto  invitandoli a disdire le adesioni. 

Testimonianze che entreranno a far parte di un dossier che sarà reso pubblico nei prossimi giorni. «Un malcostume mai visto nella storia della Camera di Commercio di Cosenza», commenta un parlamentare che si appresta a sollevare la questione in parlamento. Ciò che ha mandato in collera il presidente Gaglioti e i vertici di Assindustria e Confesercenti è l’iniziativa della segretaria generale che ha inviato un promemoria al Tar di Catanzaro in cui smonta punto per punto le tesi sostenute nel ricorso. Una iniziativa della dottoressa Romeo fatta non solo a tutela della sua onorabilità ma nella qualità di Consulente tecnico d’ufficio in quando è stata demandata dal Tribunale a rivedere gli iscritti ed epurare gli elenchi di eventuali errori. Nella lettere la dottoressa Romeo riporta anche l’esito dei controlli effettuali sul 100% degli iscritti (che riproduciamo in questa pagina). 

A questo punto visti i toni dello scontro ci si chiede i motivi di cotanto accanimento nei confronti del segretario generale da parte dei vertici della Camera. Infatti la Romeo è la quarta segretaria nominata da Gaglioti in meno di 5 anni e tutti i predecessori si sono dimessi per l’incompatibilità ambientale. «Il sospetto, probabilmente – spiega un rappresentante delle associazioni di categoria – è che non si vuole il passaggio di mano per occultare operazioni poco chiare avvenute in questi anni a partire dalla Banca di Garanzia sui cui faremo chiarezza in tutte le sedi.»  

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