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Sede Inps

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COSENZA – Cresce sempre più la voglia di pensionamento in Calabria. Nelle ultime due settimane il numero è ulteriormente lievitato: altri mille calabresi hanno chiesto di aderire a “Quota 100”, il decreto legge 4/2019 che consente ai lavoratori che raggiungono entro il 31 dicembre 2021 62 anni e 38 anni di contributi di accedere alla pensione. Nella primo pomeriggio di venerdì scorso l’Inps ha pubblicato sul sito l’aggiornamento delle domande presentate.

Dalle 2508 richieste pervenute all’istituto di previdenza il 22 febbraio, si è passati adesso a 3404. In testa alla classifica continua ad esserci Cosenza e la sua provincia con 1.321 domande. A seguire Reggio Calabria dove, al momento, sono 864 i lavoratori che hanno chiesto l’anticipazione della pensione. Poi c’è Catanzaro con 757, Crotone con 275 e Vibo Valentia con 247. Sinora in tutta Italia sono stati oltre 86 mila i lavoratori a richiedere l’adesione a “Quota 100”.

Una valanga di richieste che non ha pari nelle statistiche delle ultime riforme previdenziali in Italia. Da settimane è un vero e proprio assalto ai patronati: è il modo preferito dagli italiani per presentare le richieste, mentre pochissimi sono quelli che sanno districarsi da soli tra moduli e tabelle. Tra le domande di pensionamento, infatti, 78.699 sono state presentate attraverso gli enti di patronato e 7.408 sono state avanzate direttamente dai cittadini.Salde al comando, nella classifica dei centri urbani con il maggior numero di richieste avanzate, le grandi città metropolitane. Roma si conferma in testa alla serie: 6.208 domande presentate. Seguono Napoli e Milano.

Nella profilazione dei cittadini aderenti a “Quota 100”, inoltre, l’Inps ha rilevato come la componente maggiore di essi, circa 39.763 contribuenti, abbia un’età compresa tra i 63 ed i 65 anni. Dietro, con 28.946 documenti inoltrati, gli under 63, seguiti poi dagli over 65.L’Istituto, inoltre, ha evidenziato come la fetta maggiore dei lavoratori aderenti a “Quota 100” appartenga alla gestione pubblica, con 31.854 domande presentate. Distanti alcune lunghezze, a quota 29.821 richieste avanzate, i lavoratori dipendenti.

Nel complesso, secondo l’Inps, gli uomini hanno presentato 62.619 domande contro le 23.488 avanzate dalle donne. Secondo le previsioni, il numero delle domande è destinato ad aumentare anche nei prossimi giorni.

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