X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

CARIATI (COSENZA) – Fa un passo indietro rispetto alla decisione di dimettersi il sindaco di Cariati (LEGGI LA NOTIZIA), Filomena Greco che con una lettera aperta protocollato questa mattina ha chiarito al Presidente del Consiglio Comunale di Cariati, al segretario comunale e al Prefetto di Cosenza che «le mie dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Cariati sono da intendersi con la presente annullate e revocate; da ciò consegue la loro assoluta e totale inefficacia ai sensi di legge».

Il sindaco, che, quindi, torna in sella, ha chiarito di aver «assunto tale decisione a seguito dei numerosi appelli da parte della comunità che per ben due volte mi ha voluta Sindaco di questa Città ma soprattutto a seguito delle parole pronunciate nei giorni scorsi dal magistrato Nicola Gratteri, del quale ogni calabrese può andare fiero ed orgoglioso, parole che sono state la goccia positiva e straordinaria che ha fatto traboccare in me il vaso simbolico di riflessioni, di motivazioni e della voglia di legalità, trasparenza e di riscatto che non riesco né frenare né tanto meno a zittire».

Citando proprio Nicola Gratteri (“Potevamo essere in altri posti più prestigiosi, ma abbiamo detto no perché vogliamo cambiare la Calabria, perché i nostri figli sono fuori dalla Calabria e non torneranno, perché non hanno speranze, e questo è un fallimento per noi calabresi. Non possiamo più consentire queste cose: e allora, fino all’ultimo dei nostri giorni dobbiamo lottare e non rassegnarci, bisogna dire basta”), il sindaco ha aggiunto «faccio, quindi, mio quell’appello, chiedendo anzi tutto e pubblicamente di essere immediatamente sottoposta a processo; perché in quella sede, non certo nelle piazze mediatiche messe in piedi dai protagonisti del fallimento sociale, culturale, politico ed economico della nostra comunità, voglio dimostrare la mia totale estraneità a tutto ciò che mi viene contestato. Ma soprattutto perché non voglio che le mie dimissioni vengano ancora strumentalizzate dagli sciacalli e portatori d’odio che Cariati conosce ormai da più generazioni».

Evidenziando «le telefonate ed i messaggi di affetto, di stima, di sostegno, di amicizia e di incoraggiamento ad andare avanti che in queste settimane mi sono giunte da tutti coloro che mi conoscono e dalle tantissime concittadine e concittadini che non vogliono perdere la speranza di contribuire insieme al cambiamento avviato», il sindaco Greco ha aggiunto «non possiamo lasciare Cariati ed il suo avvenire nelle mani di quanti, negli ultimi 50 anni, lo hanno distrutto e ridotto nelle condizioni in cui lo abbiamo ereditato. Né possiamo lasciarlo nelle mani dei quei burocrati che dall’interno hanno contribuito a far sprofondare la macchina comunale e l’intera comunità».

Dunque per questi motivi «continueremo a chiedere pubblicamente a tutte le istituzioni sovra comunali, in primis al Ministero dell’Interno, di sostenere il complicato processo di cambiamento, efficientamento, risanamento, ammodernamento, rotazione e quindi trasparenza e legalità dei piccoli comuni come il nostro. Senza lo Stato al fianco le autonomie locali non riusciranno e disincrostare il peggio accumulatosi nei cassetti e dietro le scrivanie di gente che ha lavorato per se stessa, contro lo Stato e contro le loro stesse comunità».

In chiusura, Filomena Greco ha aggiunto: «confido nella giustizia e nell’attività della magistratura e vado avanti con il popolo di Cariati per continuare ad essere a servizio della legalità, della trasparenza, della correttezza amministrativa, della tutela dei diritti fondamentali e di cittadinanza e dello sviluppo ordinato, virtuoso ed eco-sostenibile della nostra Città, del territorio e della nostra terra».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE