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I festeggiamenti con Jole Santelli

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COSENZA – Qualche preoccupazione già si era materializzata in mattinata, quando Jole Santelli ha visitato la sede romana della Regione Calabria. Il presidente ha dichiarato che tre giorni la settimana sarà nella Capitale perchè bisogna sedersi ai tavoli che contano per far uscire questa terra dalla marginalità. Poche parole che sono però sembrate un segnale chiaro di come il centro politico della prossima legislatura sarà Roma e non Catanzaro.

Questo anche perché la Calabria rappresenta un punto importante e da rivendicare, nello scacchiere politico del centrodestra, per Forza Italia in attesa di conquistare anche la Campania e presentarsi così come l’ala moderata e meridionalista dell’alleanza (un po’ come An ai tempi del primo Berlusconi).

Le fibrillazioni sono aumentate poi nel primo pomeriggio quando la Santelli ha annunciato a sorpresa il suo primo assessore nella persona del Capitano Ultimo (LEGGI). I colonnelli locali del centrodestra sono più che preoccupati di rimanere tagliati fuori dalla gestione. Bisogna infatti ricordare che Mario Oliverio fece modificare lo statuto regionale che oggi consente al presidente di nominare anche tutti e sette gli assessori come esterni o come tecnici, cosa che lo stesso Oliverio fece.

Anche i boatos sulla composizione dello staff non sono tranquillizzanti per il centrodestra locale. Indiscrezioni attendibili dicono che capo di gabinetto del presidente sarà l’ex Prefetto di Cosenza prima e Catanzaro poi, Francesco Cannizzaro. Dello staff farà poi parte anche l’ex sindaco di Cosenza, Eva Catizone, con un ruolo che ancora deve essere individuato così come uno strapuntino è pronto anche per Giampaolo Calabrese, già dirigente del settore Cultura a Palazzo dei Bruzi retto proprio dalla Santelli.

Insomma gli spazi rischiano di accorciarsi perchè la Santelli ha detto che costruirà una giunta basata su due criteri la politica e la competenza, criteri che appunto potrebbero tagliare fuori sia gli eletti, sia i colonnelli locali ed indirizzarsi ad altre scelte che abbiano come fine la “maraviglia”.

Così ieri in molti hanno commentato la notizia della scelta di De Caprio come assessore come un ulteriore passo indietro della politica in una terra in cui la politica sembra esangue e la normalizzazione sembra dover per forza passare “manu militari”. Dopo il generale Mariggio’ a Calabria Verde, il generale Cotticelli alla sanità, l’ex Prefetto De Felice alla Sacal, ecco il capitano “Ultimo” all’ambiente. Ma allora si chiedono i reggenti locali, che votiamo a fare?

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