X
<
>

La riunione della commissione

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – I creditori del Comune di Cosenza avranno un altro mese di tempo per chiedere di essere ammessi alla massa passiva e ottenere dai commissari il saldo delle proprie spettanze. L’organo straordinario di liquidazione incaricato di sanare il dissesto del Comune ha anticipato oggi, durante la seduta della Commissione Controllo e Garanzia presieduta da Enrico Morcavallo, l’intenzione di concedere una ulteriore proroga, dopo quella imposta dall’emergenza Covid.

«A un giorno dalla scadenza finora prevista, le istanze continuano ad arrivare. Quindi riteniamo giusto prolungare i termini» ha spiegato il presidente dell’organo, il prefetto Francescopaolo Di Menna.

Al momento le richieste pervenute sono circa 2000 e si stima di arrivare, entro domani, a 2.500 visto che nel giro delle ultime ore quelle depositate al protocollo sono state quasi 200. La massa debitoria fin qui stimata si aggira intorno ai 160 milioni, ma è destinata a crescere.

Per avere i dati definitivi servirà almeno un anno: l’organo ha proposto alla giunta di avviare la procedura semplificata che darà la possibilità di condurre transazioni con i creditori, arrivando ad uno stralcio tra il 40 e il 60 per cento.

La commissione ha chiarito anche che quanti vantano un credito su fondi vincolati dell’ente (ovvero su entrate che erano destinate in via esclusiva a loro) non saranno soggetti a transazione e quindi riceveranno l’intero importo del credito. Per fondi vincolati si intendono ad esempio risorse Welfare (come quelle derivanti dal Fondo Povertà o dal Pon Inclusione), i buoni libro o gli introiti destinati alla gestione dei rifiuti (quindi le somme versate ad esempio dai Comuni dell’Ato alla tesoreria di Cosenza). Le buone notizie, però, per loro finiscono qui: di quei fondi vincolati al momento in cassa c’è davvero poco.

«Di norma le somme vincolate devono essere accantonate. Se vengono utilizzate per altro, va posto comunque un vincolo sull’anticipazione ed entro la fine dell’esercizio quel fondo va ricostituito. Qui, però, non è stato fatto. Ora abbiamo concordato con gli uffici una procedura per ricostruire i fondi vincolati degli ultimi 5 anni – ha spiegato Francesco Giordano, componente della commissione – Al momento su 12 milioni di partite vincolate da pagare, in cassa abbiamo solo 2,5 milioni». La questione rifiuti è stata parzialmente risolta, destinando all’Ato un milione di euro. Saranno autorizzati anche tutti gli altri pagamenti basati su somme vincolate, in quota parte e in proporzione al credito vantato, fino a saldare tutte le spettanze con la ricostituzione dei fondi.

L’ARTICOLO INTEGRALE SULLA SEDUTA NELL’EDIZIONE DEL QUOTIDIANO DOMANI IN EDICOLA

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE