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Anna Falcone e Luigi de Magistris

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COSENZA – «Per fare la rivoluzione c’è bisogno del sorriso, di idee, di entusiasmo e non di rancore. Per questo ho chiesto ad Anna Falcone di assumere quando vinceremo il ruolo di vicepresidente della giunta regionale della Calabria».

Per l’annuncio ufficiale de Magistris sceglie un hotel del centro, in occasione della presentazione del laboratorio politico “Primavera della Calabria” che lo sosterrà alla prossima competizione elettorale.

A legare il sindaco di Napoli e la giurista cosentina, le tante battaglie condivise negli anni e la voglia di «non arrendersi», di provare a cambiare il sistema in quello che sarà – lo ribadisce una volta di più de Magistris – un “referendum tra libertà e sudditanza”.

E farlo attraverso ciò che Falcone chiama la «cunchiudenza», termine preso in prestito dal vernacolo che sta ad indicare la capacità di dare risposte pratiche soprattutto ai tanti giovani che sono andati via perché senza alternative.

A poche ore dall’addio di Tansi (LEGGI) – che De Magistris derubrica come atto di “immaturità politica” – il candidato presidente chiama a raccolta anche i delusi di “Tesoro Calabria”, chiarendo che quella dell’ex geologo è stata «una scelta unilaterale della quale non ravvedo le motivazioni. C’è grande partecipazione e stiamo disorientando tutti gli altri schieramenti politici. Spero si ravveda – ha aggiunto –, ma questa decisione non ci rallenta, anzi in questo momento ci fa volare maggiormente».

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Non è passata inosservata ai cronisti, infine, la presenza del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, che ha chiarito di trovarsi in sala in veste di semplice “uditore”. Ma ormai non è un mistero che il movimento “L’Alternativa c’è” che raccoglie i fuoriusciti dal Movimento 5 stelle, strizzi l’occhio già da tempo alla candidatura del sindaco partenopeo.

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