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Giuseppe Aieta

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di GIUSEPPE AIETA

IN RIFERIMENTO all’articolo apparso sull’edizione online de Il Quotidiano del sud dal titolo, Aieta: «Noi, compagni di Oliverio, più affini a de Magistris che al Pd» (LEGGI L’ARTICOLO), preciso quanto segue.

Ho espresso, in un colloquio telefonico, la preoccupazione per le divisioni che stanno interessando il campo del centro sinistra che, giorno dopo giorno, si acuiscono determinando una prevedibile sconfitta di tutte le forze riformiste e progressiste della Calabria. Ho spiegato che proprio queste divisioni alimentano incertezze provocando uno spostamento di una platea ampia del centro sinistra verso l’unica candidatura attualmente in campo che é quella di de Magistris.

Non era dunque una valutazione che afferiva ad un convincimento personale ma la netta percezione che in questi giorni, incontrando molti calabresi, ho accresciuto e verificato tanto che molti candidati che si rifanno al sindaco di Napoli provengono proprio dalla sinistra e dall’area progressista.

Con questi elementi bisogna fare i conti e tentare in tutti modi di ricucire il campo del centro sinistra per evitare una disfatta che si preannuncia più pesante di quella registratasi un anno e mezzo fa.

Un ragionamento semplice, dunque, che tiene conto, diversamente da come appare dal titolo dell’articolo, di una preoccupazione diffusa a cui il PD deve dare una risposta attraverso una partecipazione larga e inclusiva di sindaci, amministratori, dirigenti e cittadini che recuperi il tratto distintivo dei riformisti.

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